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Arrivederci a Osaka

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Non andrà negli Usa ad allenarsi, ma resterà in ritiro in Italia «Vincere non è stato così difficile, confermarsi lo sarà»

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30e il cielo sopra allo stadio Ullevi di Goteborg aveva deciso di dare una tregua alla pioggia che aveva dato un viatico bagnato ai campionati europei. Con in tasca il bronzo conquistato ai mondiali indoor di Mosca nel mese di marzo, Andrew Howe è sceso in pedana deciso a dare vita ai suoi sogni. Sono bastati due salti all'ex enfant prodige dell'atletica azzurra per salire sul trono d'Europa, in una specialità, il salto in lungo, nella quale nessun italiano aveva osato tanto. La freddezza di un campione consumato e l'entusiasmo che è prerogativa del suo carattere hanno trovato il giusto equilibrio in una rassegna continentale avara di soddisfazioni per la spedizione azzurra. A bordo pista ancora lei, Renèe, la mamma-tecnico contestata nei momenti difficili ma ferrea nel coltivare per e con suo figlio sogni di gloria, ad esultare per una vittoria che ha catapultato Howe nel gotha dell'atletica internazionale. «E' stato un anno buono dal punto di vista tecnico, ho fatto quello che dovevo — spiega Andrew — l'oro europeo è un bel traguardo ma io sono uno che non si illude. C'è ancora molto da lavorare ed è per questo che anche a Natale mi sono allenato a Vigna di Valle». La roccaforte del Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare è diventata la palestra ideale per coltivare il talento cresciuto nel vivaio della Studentesca Cassa di Risparmio di Rieti. «Quest'anno non andrò in America, rimango in Italia e precisamente andrò in raduno ad Ancona. Stiamo lavorando con serenità ed abbiamo in mente un obiettivo ben preciso». Il re d'Europa lancia la sua sfida al mondo: «Osaka è l'appuntamento clou per la prossima stagione, un pensiero fisso che mi accompagna praticamente da quando ho conquistato il trono continentale e che condizionerà tutti i miei programmi futuri. Ottenere risultati non è poi tanto difficile, riconfermarsi è di sicuro più complicato. Certo la pressione intorno a me è aumentata, me ne rendo conto ma cerco di non pensarci e di andare avanti con tranquillità. Nell'anno appena trascorso la velocità, che da sempre ha diviso il mio cuore con il salto, mi è costata più volte qualche infortunio ed in quei momenti devi mantenere la calma, altrimenti sei finito». L'allievo di mamma Reneé ha iniziato da un paio di mesi la preparazione invernale che lo vede intensamente impegnato in allenamenti aerobici ed in palestra. «Arrivo stanchissimo a fine giornata ma sono ottimista perché è questa l'unica strada per poter arrivare a competere con i migliori». Howe è diventato recentemente testimonial per la Fiat ed ha subito cambiato la Punto che l'azienda gli aveva assegnato con una Croma: «Mi piacciono le macchine scattanti — precisa sorridendo — la mia è grigio scuro e sono contento che un marchio così prestigioso si sia legato al mio nome». Il suo bilancio è positivo anche se c'è una piccolo neo: «L'oro europeo è stato bellissimo ma volevo fare il record italiano, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Quell'8.43 di Evangelisti va cancellato al più presto! Sono comunque contento del mio esordio sui 100 metri nella stagione 2006 non è niente male». Alla prima uscita sulla distanza Howe ha limato il suo primato personale ottenendo la migliore prestazione italiana dell'anno e la vittoria al meeting internazionale «Terra Sarda» con un buon 10"27 nonostante il vento contrario di - 0,9. «In quella occasione ho avuto difficoltà in fase di avvio, ero reduce da un infortunio che mi ha impedito di lavorare con continuità sui ritmi sostenuti. E' quello che intendo fare nella prossima stagione. Ecco perché mi vedrete più spesso sui 100 metri anche se non abbandonerò la pedana del salto in lungo». Dismessi i panni da atleta c'è un appassionato di musica che ama suonare la batteria: «Suono nel gruppo dei Craiving — racconta l'aviere — e sta per uscire un nostro cd che vorremmo far scaricare dal nostro sito, speriamo di riuscirci. E' una passione che non mi porta via molto tempo. Suono spesso a casa, è l'unico hobby che mi concedo e che mi aiuta ad allontanare le tensioni».

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