di PAOLO AVESANI La M.
itPerugia e si mantiene nei quartieri nobili della classifica. I capitolini si impongono per 3-1, grazie a una maggiore incisività in attacco e ad una superiore intensità a muro. Agli umbri non bastano la splendida prova di Vujevic e la potenza di Stokr. Nella M.Roma, spiccano gli attacchi di Hernandez e di Savani, oltre al muro di Mastrangelo e alla perfetta regia di Tofoli. La gara è intensa fin dai primi palloni. Grazie ad un paio di imprecisioni in attacco di Perugia, e alla difesa, Roma scappa subito avanti. I padroni di casa reagiscono, ma Hernandez ferma Swiderski per il 16-13. Un ace del cubano amplifica le difficoltà in costruzione della RPA e porta Roma 19-15. La formazione di Zanini si affida a Vujevic, ma Mastrangelo chiude il primo set 25-22. Al rientro in campo gli attacchi tengono in equilibrio il set. Poi il servizio di Roma torna a far male. Zanini prima deve mettere dentro Saraceni per Swiderski, poi chiama tempo. Mastrangelo e soci toccano molti palloni a muro, che Savani trasforma in punto. Un servizio in rete di Swiderski dà il 2-0 a Roma. Tre attacchi sbagliati degli ospiti portano Perugia sul 4-1 e, questa volta, è Serniotti a dover interrompere il match. Guidati da un ottimo Stokr, gli umbri mantengono il vantaggio inalterato. Roma spreca un paio di buone occasioni per rientrare e con un attacco di Saraceni, Perugia riapre la gara. La Rpa, trascinata da un Vujevic formato extra lusso, sale 6-4 in apertura di quarto parziale; ma a rimettere le cose a posto ci pensa la premiata ditta Tofoli-Hernandez. Si lotta palla su palla, con la tensione che sale insieme al punteggio. Sul 23-22 Semenzato trova prima un bel muro, poi un servizio insidioso su cui Savani costruisce il match point Roma. Il punto del 3-1 lo firma un intramontabile Osvaldo Hernandez, con l'ennesimo attacco da zona due.