Il francese è la prima scelta del club spagnolo per «rifondare» la difesa
E Mexes? Nulla, per il momento. Che il rinnovo del francese fosse il più spinoso tra quelli programmati dalla Roma si sa da un pezzo: in Europa di centrali così giovani e con le sue caratteristiche ce ne sono ben pochi. Inevitabile che le grandi italiane, Milan e Juventus in primis, abbiano puntato i fari su di lui. Ancelotti e Deschamps hanno bisogno di rifondare le proprie retroguardie e sarebbero ben lieti se il primo mattoncino fosse proprio Mexes. Ma il pericolo numero uno arriva dall'estero e si chiama Real Madrid, il cui direttore sportivo è un certo Franco Baldini. Ovvero colui che per Mexes è una sorta di padre putativo nonché un procuratore «ufficioso». È stato lui a scoprirlo quando era una giovane promessa in Francia, poi lo ha portato a Roma e spalleggiato durante la lunga battaglia legale davanti a Fifa e Tas. Ora, non appena il presidente Calderon e Capello chiederanno un rinforzo in difesa, il primo nome della lista presentata da Baldini sarà quello di Mexes. Anche perché l'ex ds giallorosso è a conoscenza della clausola presente sul contratto del francese che gli consentirebbe di svincolarsi a 10,5 milioni di euro. La scorsa estate Baldini ha raggiunto un «gentlemen agreement» con la Roma: non presenterà offerte al giocatore prima che la trattativa per il rinnovo di contratto non prenda una piega ben definita. Da allora sono passati quattro mesi e la piega è sempre la stessa: grande ottimismo espresso da dirigenti di Trigoria, ma nessun passo in avanti concreto. Ci si è messa anche la squalifica imposta dalla Fifa al procuratore del francese, Olivier Jouanneaux, inibito fino a febbraio. Prima di marzo, quindi ci sarà spazio solo per qualche contatto più o meno ravvicinato. Il nodo, come ti sbagli, è l'ingaggio: Mexes guadagna 1,750 milioni netti a stagione e il suo accordo coi giallorossi scade tra un anno e mezzo. Per restare nella Capitale - volontà espressa più volte in pubblico dal giocatore - vorrebbe un sostanzioso ritocco dello stipendio. Prolungamento fino al 2011 a due milioni netti più i premi è, a grandi linee, l'idea della Roma. Ma potrebbe non bastare. Ora Baldini è in vacanza in Sudafrica, dove trascorrerà il Capodanno, e non ha programmato alcuna visita a Trigoria ma sta seguendo con vivo interesse l'evolversi della situazione. Il club di Sensi è consapevole della stima nutrita dagli spagnoli per il difensore francese e non solo: al Real piacciono anche De Rossi e Mancini, altri due punti fermi del progetto tecnico di Spalletti. Il tecnico firmerà il rinnovo nei primi giorni di gennaio e ha già ricevuto rassicurazioni dalla società sul mantenimento nella rosa dei pezzi pregiati. Nella peggiore delle ipotesi ne verrà sacrificato solo uno. Anche per Chivu non mancano gli estimatori ma la sua trattativa con la Roma è più avviata: dopo le feste il manager romeno Victor Becali sbarcherà nella Capitale per chiudere il rinnovo fino al 2011. Entro il 20 gennaio è atteso a Trigoria un altro procuratore, Gilmar Veloz, che inizierà a discutere il prolungamento del contratto di Mancini in scadenza nel 2009: sarà un'altra trattativa tutt'altro che semplice. L'Inter ha ottenuto una prelazione sul brasiliano (e su De Rossi) nell'ambito del passaggio di Pizarro alla Roma: se ne riparlerà nel mercato estivo. Sistemati i contratti più «urgenti», la società giallorossa programmerà il futuro di Ferrari e muoverà i primi passi per blindare De Rossi. Intanto, Tavano si è allenato anche ieri col Valencia e il tecnico Quique Sanchez Flores fa sapere che «finché sta qui lavorerà come il resto della squadra. La società non mi ha dato comunicazioni ufficiali ma la situazione si sistemerà nel mercato di gennaio. In attacco ho altri quattro elementi e siamo a posto così». Un modo elegante per dire: «Tavano, accomodati pure alla porta».... A inizio gennaio verrà accontentato. La Roma lo aspetta.