di DOMENICO LATAGLIATA CHI doveva vincere sulla mitica pista Stelvio di Bormio? Un austriaco.
Terzo un altro atleta del Wunderteam, ovvero Mario Scheiber: il maestro sul gradino più alto del podio e l'allievo su quello più basso, tanto per gradire e per garantire la continuità. Per l'Austria si tratta di una vera e propria boccata di ossigeno dopo quattordici gare senza vittorie: un'eternità che stava innervosendo tutti. Il fatto che la vittoria del gigante Michael — campione del mondo nel 2003, argento a Torino 2006 — sia arrivata per un solo centesimo ha reso il tutto ancora più sofferto e quindi più bello. Del resto, sulla Stelvio non si improvvisa nulla: vincono i più grandi e i più bravi (ovvero gli austriaci: 10 vittorie in 15 gare di Coppa), gli altri possono solo recitare da comparse. Anche per questo, l'Italia ha di che gioire: se Peter Fill, il nostro miglior rappresentante nelle discipline veloci, non è andato al di là del 15° posto, la quinta piazza conquistata da Patrick Staudacher va accolta con enorme soddisfazione. Miglior risultato della carriera e la sensazione di avere finalmente imboccato la strada giusta all'alba dei 26 anni, dopo una lunga serie di traversie fisiche e di infinite rincorse. «È un bel risultato, non c'è che dire — gioisce il carabiniere di Colle Isarco — ma potevo fare qualcosa di meglio sulla Carcentina. La visibilità però non era ottimale e gli sci sbattevano tantissimo. Sono partito con il numero 1 di pettorale e per questo, fino alla partenza dei migliori, non ho capito se ero andato bene o meno: direi che me la sono cavata discretamente». Oggi Staudacher e Fill ci riproveranno sulla stessa pista: quella disputata ieri era infatti la gara che si sarebbe dovuta originariamente disputare in Val d'Isere. Per il resto, detto dei primi tre, la giornata è stata ancora favorevole al leader di coppa Svindal: non tanto perché il 14° posto sia risultato da strapparsi le vesti, quanto perché Bode Miller non ha concluso la gara e Benny Raich è finito ancora più indietro. In campo femminile, il gigante austriaco di Semmering ha certificato il solito dominio delle atlete di casa: prima Kathrin Zettel, seconda Nicole Hosp e terza Marlies Schild. Discreta la prestazione delle azzurre: settima Denise Karbon e decima, al rientro in Coppa del Mondo dopo nove mesi, Karen Putzer.