Spettacolo Kakà, iI Milan risorge
Un Milan che ha giocato e vinto soprattutto per il cuore. Quello traballante del presidente Berlusconi che, appena operato in America, non avrebbe certo gradito un altro risultato negativo. Contenti tutti, dunque. Berlusconi, Galliani e Braida che, prima della gara, non hanno escluso rinforzi a Gennaio, e Ancelotti che conquista posizioni in una classifica che si stava facendo davvero pericolosa. Il pareggio in extremis di Firenze ha ridato quindi energia al Diavolo che, seppur non sia ancora in condizioni ottimali, mostra progressi partita dopo partita. Chissà che il ritiro post - natalizio in quel di Malta non regali ai rossoneri tutto ciò che non hanno espresso finora. Fondamentale sarebbe conquistare i tre punti anche sabato ad Udine: una vittoria in Friuli si trasformerebbe in un'ulteriore iniezione di fiducia verso il quarto posto e in uno status di maggior tranquillità in vista di Febbraio, quando tornerà la Champions League. Tuffandoci nella sfida di ieri, Ancelotti presenta qualche piccola modifica rispetto alla trasferta di sabato scorso a Firenze: si torna al modulo a due punte supportate da Kakà e da un centrocampo mix di classe e grinta(Pirlo, Gattuso, Brocchi) seppur di stazza decisamente minuta, mentre in difesa l'unica variante è Bonera centrale al posto di Simic. Nessuna paura per il collega Marino che anche a San Siro, nel tempio del calcio, conferma il tridente con il bomber Spinesi coadiuvato da Caserta e da Millesi che, all'ultimo minuto, ha soffiato il posto a Colucci. La gara tra la delusione e la rivelazione del campionato vede partire fortissimo i rossoneri che, già al 4', conquistano il vantaggio a seguito di una grande azione confezionata da Oliveira e Gilardino (assist vincente) e concretizzata al meglio da Kakà che in area batte Pantanelli con un tiro rasoterra forte e preciso. Dunque, così come contro la Fiorentina, Milan in rete nelle battute iniziali. Il Diavolo appare brillante e sempre il talento brasiliano assai scatenato ci riprova al 12' e al 13' ma prima Pantanelli, poi una leggera imprecisione nel tiro negano il raddoppio al sogno proibito di Calderon. Ancora insidioso il numero 22 rossonero intorno alla mezzora di gioco: la fortuna ride ai rossoblu che si salvano grazie ad un intervento d'istinto di Pantanelli. Evento abbastanza insolito per questa stagione che la buona sorte strizzi l'occhiolino anche alla squadra di Ancelotti: minuto 31' e Mascara toglie il respiro ai tifosi milanisti con una punizione straordinaria che muore però sul palo. Dopo questa opportunità per i siciliani, il Milan si rifà sotto senza però colpire come si deve: infatti sia Kakà che Oliveira, poco prima del 40', si mangiano due ghiotte palle gol, sprecando clamorosamente. Clamoroso pure il gol sfiorato da Spinesi poco prima della fine del primo tempo: il bellissimo colpo di testa del bomber toscano, infatti, sembra battere Kalac ma si spenge fuori di un nonnulla. Non si dà per vinto questo bel Catania che si rifà sotto ad inizio ripresa, conquistando il centrocampo e mettendo in difficoltà i rossoneri che rischiano grosso al 61' quando il rasoterra di Caserta che, se non avesse trovato l'intercettazione di Bonera, si sarebbe sicuramente infilato alle spalle di un immobile Kalac. Al Milan, leggermente in affanno, servirebbe come acqua nel deserto il raddoppio che arriva solo a dieci minuti dal termine con Gilardino, abile a superare con un pallonetto Pantanelli dopo l'assist di testa di Kaladze. Arriva anche il tris a pochi minuti dal termine, firmato da Kakà, in assoluto il migliore in campo. Esulta Ancelotti. L'ombra di Lippi si allontana. Gennaio, invece, si avvicina. Chi arriverà a Milanello?