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di FABRIZIO FABBRI LA VIRTUS Roma resta aggrappata all'Eurolega nella serata di gloria dei meno attesi.

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Assieme a loro è stata però la squadra intera a girare meglio, con Righetti utilissimo, Tonolli combattivo come sempre ed Hawkins nuovamente ispirato in attacco. Non bastassero i problemi cercati con il lanternino la Virtus non è nemmeno troppo amica di madama fortuna. Che sembra essersi dimenticata della truppa di Repesa visto che una forma influenzale ha colpito martedì Bodiroga, presente in panchina ma debilitato nelle forze. Costretto così dalla penuria di uomini il tecnico croato ha mandato in campo un quintetto con Chatman in regia, Hawkins e Righetti a completare il terzetto di esterni, Tonolli e Mavrokefalidis a prendersi carico della lotta sotto i tabelloni. La Lottomatica è partita con il piglio giusto, alternando la ricerca del greco a conclusioni perimetrali. Il 13-5 del 5' è stato così costruito con il contributo di 6 punti di Mavro, ma Roma non s'è accontentata. La temporanea assenza di Bodiroga ha consentito alla squadra di viaggiare su ritmi più alti e correndo la Virtus ha trovato spesso soluzioni buone in transizione. La panchina ha poi risposto bene, con Garri e Cinciarini subito in partita. Hawkins, in confidenza con i ferri del PalaTiziano ha regalato il +13, 26-13 dopo 1'30" del secondo quarto. Lubiana ha però reagito, trovando punti da Arslan e un tripla di Ranikko l'ha riportata ad inquadrare Roma, distante solo di sei lunghezze sul 33-27. Brava, in questa occasione, la Virtus a dare una nuova spallata. Garri, lucido in difesa e determinato in attacco, s'è mostrato punto di riferimento affidabile, assieme a Cinciarini che ha regalato il massimo vantaggio (47-31) rubando un pallone convertito con una schiacciata prepotente. Lubiana è sembrata sulle ginocchia e ha chiuso al 20' distante di 14 lunghezze (47-33). Roma ha continuato a tenere botta, alzando sempre il ritmo alla bisogna, e dopo aver chiuso al 30' sul 58-43, nonostante gli arbitri avessero escluso proditoriamente Tonolli dalla contesa con un tecnico per un sussurro, è tracimata fino al + 19, 70-51, con una tripla di Righetti. Non ci sarebbe stato allora da trattenere il fiato se improvvisamente gli arbitri non avessero deciso di regalare un po' di suspance con fischiate cervellotiche e mirate che hanno lasciato la Virtus senza lunghi per l'uscita consecutiva di Mavrokefalidis e Garri. Repesa ha dovuto fare di necessità virtù chiedendo al febbricitante Bodiroga di giocare un paio di minuti da pivot. Lubiana è arrivata fino al -6 (76-70) prima che la partita, grazie ad un buon finale di Giachetti prendesse la strada cui era destinata. Un passettino in avanti, in classifica e per qualità del gioco. Ma il successo non illuda. Bisogna recuperare in fretta Asktrabic e allungare la profondità della panchina con un paio di innesti per provare ad invertire definitivamente la rotta.

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