L'osservatorio
Attenzione ai granata la squadra più in forma di tutto il campionato
Poi finalmente si potrà pensare a tirare il fiato, ma soprattutto a recuperare gli infortunati a breve termine, per i lungodegenti l'attesa sarà più sostanziosa. La Roma ha offerto il meglio di sé nello scontro diretto con il Palermo: e subito trova l'ostacolo meno gradito, quel Torino che, Inter dei record a parte, ha fatto meglio di tutto nelle ultime cinque giornate, quattro vittorie e un pari. Molti meriti e un po' di fortuna, in questa impennata, ma era facile prevedere che il lavoro di Zaccheroni, avviato con inevitabile fretta a campionato praticamente al via, avrebbe dato i suoi frutti, come è naturale per un tecnico che basa i suoi programmi sull'assiduità del lavoro e sull'applicazione. La partita più affascinante sarà quella dell'Olimpico, una Lazio menomata dalle squalifiche e la solita Inter con i problemi di scelta che tutti vorrebbero avere, soprattutto la Roma. Dunque un'occasione per l'avvilito Palermo, alla Favorita contro l'Ascoli, per guadagnare qualcosa sulle rivali che lo precedono anche in misura abbastanza rilevante. Stabilito che in questo momento la capolista sta facendo corsa a sé, la Roma dovrà impegnarsi a fondo e mantenere alta la tensione per aggrapparsi a quel secondo posto che resta posizione fondamentale, garantendo la Champions per via diretta con risvolti economici importanti, al di là del prestigio. Purtroppo, di fronte a una squadra come il Torino, confortata da un elevato indice di rendimento nel periodo più recente, Spalletti dovrà confrontarsi con la sua inseparabile compagna di viaggio, quell'emergenza che del resto è connaturata alla limitata dimensione dell'organico giallorosso. Pesante l'infortunio di Perrotta, che della manovra romanista rappresenta la chiave di volta, ma anche la squalifica di Panucci si farà sentire, obbligando il tecnico a pescare dalla verdissima panchina, Virga o Rosi, con Cassetti riportato sulla linea di difesa. Intanto si parla di mercato invernale, soltanto prestiti in base all'esclusione della Roma dalla prima fascia, ma ha fatto bene Spalletti a chiarire come non serva un giocatore non integrabile immediatamente nel particolare modulo della squadra, un modulo nel quale stenta a trovare una collocazione un campione del calibro di Vincenzo Montella. E i prestiti, poi, non è che negli ultimi tempi abbiano prodotto riscontri esaltanti, vedi Vucinic dalle infinite attese o Martinez con il foglio di via già in tasca. Meglio, in attesa di conoscere i progetti per il prossimo anno, dai quali dipenderà la volontà di Spalletti di prolungare la sua avventura romanista, affidarsi ai giovani che stanno offrendo dignitoso apporto al buonissimo cammino della Roma. Certo, senza pretendere di poter sognare troppo in grande, come del resto impone una realtà economica che deve essere accettata, in assenza di alternative concrete.