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di LUCA CATTANI ADRIANO parte regolarmente per Roma.

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A chi gli chiedeva delucidazioni sull'assenza dell'allenamento di lunedì (pare che l'attaccante abbia fatto tardi domenica notte in discoteca), il tecnico ha risposto: «Cos'è successo? Neppure me ne sono accorto» ha scherzato Mancini, il quale però ha precisato che Adriano «era in permesso». La Lazio sembra l'ultimo grande ostacolo del 2006: sabato l'Inter ospiterà l'Atalanta. «Non è affatto facile fare gol alla Lazio. Hanno un grande spirito di squadra e giocano davvero bene, come si è visto con la Roma. Perciò dovremo fare una grande partita». Lavoro differenziato alla Pinetina per i quattro indisponibili: Dacourt e Cruz (ko ancora un mese), Grosso (metà gennaio) e Samuel, il cui recupero per una lesione al flessore della coscia destra è da valutare. In compenso, Mancini recupera Cordoba (infortunatosi in Palermo-Inter), Vieira e Ibrahimovic: entrambi gli ex juventini erano stati toccati duri domenica col Messina. «Credo stiano bene - spiega l'allenatore - vedremo in mattinata ma credo siano entrambi recuperati. Anche Crespo, che col Messina era in panchina, è recuperato». Circa l'utilizzo, il tecnico difficilmente forzerà il recupero del colombiano, potendo contare sull'ottimo stato di forma dell'argentino Burdisso. Candidato principale per un posto vicino Materazzi. Esterni difensivi a destra Maicon e uno tra Maxwell e Zanetti a sinistra: tutto dipende dalla collocazione tattica dell'argentino e dal fatto che l'olandese, come ammesso da Mancini «avrà un po' di stanchezza perché era tempo che non disputava così tante gare di fila». Per il centrocampo, detto del recupero di Vieira, Cambiasso e Zanetti (o Solari) completeranno il reparto. Stankovic dietro le due punte Crespo e Ibrahimovic; solo panchina per Recoba. Nonostante il margine di sette lunghezze sulla Roma, Mancini teme ancora i giallorossi: «Premesso che non ho visto la partita, salvo qualche immagine, per battere 4-0 il Palermo la Roma deve per forza aver giocato una grande gara. Venivano da un derby perso in modo particolare e la situazione poteva anche diventare pericolosa, invece si sono ripresi subito». Il tecnico, infine, affronta anche il tema arbitri: «Le polemiche ci saranno sempre, anche quando ci saranno venti-trenta arbitri tutti bravissimi e quasi infallibili, ce ne sarà sempre uno che commette umanamente un errore. Poi, in questo momento, essendo più giovani e meno esperti, possono commettere qualche errore in più».

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