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NON bastassero le sconfitte, dieci in tredici incontri, messe in fila nell'ultimo ...

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La situazione, inutile nascondersi dietro ad un dito, è di crisi piena e non possono servire le frasi di circostanza o i commenti compiacenti a rassicurare l'ambiente. Che per non farsi colpire da totale depressione dovrebbe fingere che dall'inizio della stagione ad oggi nulla sia accaduto. Ma così non è. I passi falsi si sono succeduti, figli di una campagna acquisti cervellotica, che per ora non ha padre alcuno visto che nessuno si assume la responsabilità di spiegare talune scelte che non possono essere figlie del solo Brunamonti, che magari di cose da dire ne avrebbe tante ma ora, per carità di patria ed educazione, ha scelto il silenzio. Così la sfida di questa sera in campionato, contro la Tisettanta Cantù, per la dodicesima giornata (ore 18.15, PalaLottomatica. Arbitri Tola, Tullio, Sardella), diventa una tappa fondamentale nella difficile rincorsa alla normalità e soprattutto ad un posto per le Final Eight di Coppa Italia. Con Askrabic ancora indisponibile (perché costringerlo alla trasferta in Serbia invece di lasciarlo a Roma a proseguire la terapia?) contro i brianzoli la Virtus si presenterà con i giocatori contati, molti dei quali in piena crisi. Come Mire Chatman, ad esempio. L'uomo chiamato a sostituire il ribelle Ilievski ha fino ad ora deluso. Il suo contributo in regia è stato assolutamente negativo tale a quello in fase realizzativa e così, sommando le evidenti difficoltà della batteria del lunghi sommate alla confusione che regna tra gli esterni, la Virtus non è riuscita a togliersi dalle sabbie mobili in cui, più per colpe proprie che per cause esterne, è precipitata. E in questa confusione totale anche Repesa ha le sue belle colpe. È lui che in piena estate rassicurò una piazza preoccupata: «Non abbiamo fretta sul mercato, perché noi abbiamo già sette buoni giocatori in rosa» e che oggi non riesce a scuotere i suoi dal torpore. Le uniche cose per cui, ad oggi, lo si è notato nella capitale sono stati i processi sommari con cui ha colpito Ilievski e Marmarinos. Segni evidenti di un'armonia che non c'è e che andrebbe da subito recuperata. Ma tempo per scavare a fondo, ora, non ce n'è. La sfida di oggi contro Cantù e quella del 30 dicembre contro Biella, tra le due l'incontro di Eurolega contro Lubiana, potrebbero riaccendere le speranze di migliorare la classifica prima della fine del girone d'andata per assicurarsi l'ingresso alla fase finale della Coppa Italia, quindi non c'è alternativa alla vittoria. E la squadra brianzola oggi, dopo aver assistito all'udienza di Papa Benedetto XVI, è avversaria che cercherà di risollevearsi dopo la clamorosa sconfitta subita domenica scorsa in casa contro l'Angelico Biella. Intanto il presidente della squadra ospite Corrado ha salutato con entusiasmo la ratifica della nomina del sindaco di Roma Walter Veltroni a presidente onorario della Lega di Serie A. «Ha presentato un programma eccezionale. Per me, a nome di tutte le società, è stato un onore dare il benvenuto ad un personaggio di tale spessore».

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