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«Vincere sempre e gufare l'Inter»

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Nonostante questo De Rossi è convinto che la Roma possa riscattare in fretta il passo falso di domenica scorsa per riprendere la rincorsa all'Inter. «Sette punti sono tanti, ma mancano diverse partite alla fine del campionato e sono convinto che potremo ancora dire la nostra. Fino alla sfida con la Lazio abbiamo fatto bella figura, purtroppo in mezzo c'è stata la più grande delusione della stagione per noi. Dobbiamo mettercela alle spalle e resuscitare contro i rosanero». Quale è l'insidia maggiore? «Il valore del Palermo. È una squadra che ha fatto benissimo ed è ad un solo punto di distanza da noi. Fino a qualche settimana fa era considerata come l'anti Inter, poi ha avuto un calo, ma sono cose che capitano a tutti. Credo che lotterà fino alla fine per lo scudetto, ma non so se lo vincerà. In ogni caso il fatto che stia facendo bene significa che ormai è una realtà del nostro calcio». Che gara ti aspetti? «Sarà difficile, anche perché loro vorranno superarci in classifica. Questa è una partita da vincere in ottica secondo posto. Per noi arrivare terzi alla fine della stagione sarebbe più grave di non conquistare lo scudetto. Sarebbe meglio lasciarci alle spalle i rosanero, anche perché i tre punti ci permetterebbero di tenere il passo dell'Inter». Chi perde è già tagliata fuori dal giro scudetto? «Ci sono ancora tante partite da giocare, ma certo è che se l'Inter dovesse allontanarsi ancora sarebbe più difficile, visto il passo che stanno tenendo. Io sono convinto che la Roma possa fare un grandissimo campionato, anche se non posso dire fin d'ora se potremo superare i nerazzurri all'ultima giornata. Loro hanno giocatori importanti, una grande società alle spalle e un buon allenatore e secondo me giocano anche bene». Secondo te alla Roma non converrebbe salvaguardare il secondo posto piuttosto che pensare alla scalata scudetto? «Il secondo posto lo mantieni vincendo la gara di domenica sera e quelle successive. Dobbiamo pensare a noi stessi e a "gufare" l'Inter, sperando in un loro calo. A quel punto, poi, dovremo essere bravi ad approfittarne. Non credo che loro abbiano tifato per noi nel derby». I giallorossi hanno bisogno di rinforzarsi con il mercato di gennaio per competere ad alti livelli sia in Italia sia in Europa? «Si parla tanto di mercato dopo la sconfitta con la Lazio, ma è stato fatto un buon lavoro. Abbiamo una grande squadra. Se ci sarà da comprare dovremo farlo per migliorarci così com'è accaduto quest'estate con gli arrivi di Pizarro, Vucinic, Tonetto, Cassetti e Faty. Se dovesse arrivare qualcuno ben venga». Il primo a firmare potrebbe essere Tiago Silva. «Mi sembra bravo. Ha fatto parte delle nazionali giovanili ed è molto conosciuto in Brasile, ma anche in Bulgaria. Ha una grande tecnica e buona corsa. Spetta alla società e all'allenatore decidere. Come ragazzo c'è il benestare di tutti». Se Montella dovesse lasciare la Roma la squadra perderebbe qualcosa? «Pensare alla Roma senza Vincenzo sarebbe una cosa strana. Lo dico da tifoso giallorosso. Io lo vedo voglioso e non credo ci siano attriti di nessun genere. Lui è un ragazzo corretto, è un simbolo della Roma, ed è uno dei pochi campioni d'Italia rimasti. A me dispiacerebbe se andasse via». Facciamo un passo indietro al derby di domenica. «Loro sono stati bravi, hanno sbagliato il meno possibile. Prima della gara eravamo noi la squadra da battere. Se avessimo dato il cento per cento sarebbe venuto fuori un altro risultato, ma non dobbiamo sminuire la loro prova anche se fino al gol di Ledesma abbiamo giocato alla pari». C'è qualcosa che ti ha dato fastidio? «Ai nostri avversari non rimprovero nulla. Hanno festeggiato come abbiamo fatto noi dopo il record dello scorso anno. Noi stavamo lì e "rosicavamo" da morire, ma non ci ho trovato nulla di strano. Quello che mi ha lasciato perplesso è stato il comportamento di Delio Rossi. Ora che ha vinto ha fatto tante interviste, si è ricordato dei tifosi, dei carcerati e gli è venuta fuori tutta questa lazialità. Questo non capisco, ma ognuno h

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