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IL Milan sorride per il sorteggio benevole di Champions ma fa di tutto per nascondere ...

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Il Real Madrid, preso Higuain dal River Plate, avrebbe offerto il talento barese ai rossoneri con la formula del prestito per gennaio. L'ex giallorosso, non utilizzabile in Champions League, potrebbe tornar utile alla causa milanista in campionato, dove l'obiettivo è il quarto posto. Intanto, oggi alle 18, i rossoneri affrontano la Fiorentina all'Artemio Franchi. «In questo momento affrontiamo l'avversario peggiore, ma ho la sensazione che faremo una grande partita». Ancelotti recupera Kakà e Kaladze, ma deve fare a meno di Maldini. Tra i pali, confermato Kalac, in attesa del ritorno di Dida: «Possiamo sorridere - ammette l'allenatore - tutto procede, per fortuna, molto meglio di quello che si poteva pensare». Non crede al Milan in crisi il tecnico viola Prandelli: «Rimane sempre una grande squadra. In Ancelotti ho visto la voglia di venire qui a fare una bella partita e prendersi una rivincita su pali e traverse». La Fiorentina in ogni caso potrà contare su Toni e Mutu, migliore coppia-gol con 13 reti della serie A insieme a Crespo-Ibrahimovic. Non ci sarà invece Pazienza che, uscito acciaccato domenica, non ha superato il provino: fra i 19 convocati ci sono Santana (destinato alla panchina essendo reduce da un mese e mezzo di stop) e Do Prado, alla prima chiamata dopo lunghissima inattività. Prandelli deciderà in extremis se confermare il consueto modulo inserendo Blasi al posto di Pazienza o adottare il rombo impiegando Montolivo, in difesa Kroldrup avvicenderà l'infortunato Gamberini. Attende una gara particolarmente combattuta Gattuso: «Sarà una partita nervosa che nessuno vorrà perdere. Questa stagione va cosìà Sì, ora c'è la scusa dei pali, ma non è il Milan degli ultimi anni, non abbiamo un'identità. Le cause? Innanzitutto la penalizzazione, poi la scarsa preparazione: chi ha disputato il Mondiale non è al massimo. Ci aspettavamo anche qualche rinforzo in più e la squadra è un po' invecchiata. Tutti questi piccoli problemi non ci permettono di essere quelli di un anno fa».

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