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GLI ottavi della Champions sorridono all'Inter e soprattutto al Milan, ma riservano alla Roma un ostacolo assai impegnativo.

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L'Inter affronterà il Valencia, e per il Milan c'è l'avversario più morbido del gruppo di 16 qualificate, il Celtic Glasgow. Il tabellone propone poi due sfide ricce di fascino: Real Madrid-Bayern Monaco e Porto-Chelsea, con Mourinho che ritroverà la squadra che lo lanciò sul palcoscenico internazionale. Avversarie abbordabili per due delle tre squadre inglesi: l'Arsenal ha trovato il Psv Eindhoven, il Manchester United il Lilla. Il Liverpool invece affronterà il Barcellona di Ronaldinho. «Vedremo dove potremo arrivare», è stato il commento di Luciano Spalletti all'accoppiamento Roma-Lione: perché è chiaro che se la squadra giallorossa dovesse compiere l'impresa, sarebbe un segno di grande ambizione per il cammino europeo. Ma l'Olympique allenato da Houllier è una sorta di invincibile armata: una sola sconfitta in questa stagione, poi venti vittorie e tre pareggi. I francesi, già campioni d'inverno, sono lanciati verso la conquista del loro sesto scudetto consecutivo, contano sul talento del brasiliano Juninho e sulla forza del nuovo Diarra, quel Vieira che Roma e soprattutto Real volevano acquistare prima che lui scegliesse Lione; così in Champions l'Olympique ha messo in difficoltà nel suo girone proprio il Real di Capello, prima battendolo in casa 2-0 e poi pareggiando 2-2 al Bernabeu in un match in cui Carew, ex romanista, mise in crisi il Pallone d'Oro Cannavaro. Sarà comunque di nuovo sfida Italia-Francia. Il responsabile organizzativo della Roma Antonio Tempestilli aspetta il Lione: «Volevo evitarlo, ma se è destino è destino. L'Olympique sta dimostrando di essere tra le squadre più forti d'Europa, e sta dominando nel campionato francese. È chiaro che per noi sarà difficile, ma se il destino ha voluto riservarci questo è chiaro che dobbiamo affrontarlo. Sono comunque convinto che se saremo al completo, e se riusciremo a esprimerci come in altre circostanze, anche il Lione non avrà vita facile». Capitan Totti non nasconde i suoi timori. «Il Lione è l'avversario più difficile che poteva capitarci. Sarà un avversario durissimo, ma se vogliamo arrivare fino in fondo dobbiamo battere anche avversari così importanti. Chi temo di più? Loro sono un eccellente collettivo, forse l'individualità principale è rappresentata da Juninho Pernambucano». Il Valencia, avversario dell'Inter, non è più la squadra travolgente delle passate stagioni, complici anche gli infortuni: ma nell'ultima giornata di Liga è tornata a dar spettacolo, come da tradizione. Mancini è lapidario: «Non sarà una gara facile. Il Valencia a febbraio, quando giocheremo gli ottavi di finale, avrà recuperato alcuni giocatori che ora sono infortunati e che, sino a quando erano disponibili, avevano contribuito a portare la loro squadra al primo posto della classifica della Liga. Sulla carta forse il Valencia era una delle squadre meno difficili, ma non sarà assolutamente così. Dobbiamo pensare a quello che ci è capitato la passata stagione con il Villarreal. Non sarà semplice anche perché, con il passare del tempo gli impegni si faranno sempre più ravvicinati. Dovremo essere attenti e concentrati per raggiungere l'obiettivo dei quarti di finale». Del Celtic Glasgow, il Milan dovrà temere agonismo e clima dello stadio scozzese: per il resto da qui al 20 febbraio, data dell'andata a Glasgow, la squadra di Ancelotti ha tutto il tempo per ritrovarsi. Il tecnico è sereno: «Con il Celtic abbiamo possibilità di passare. La squadra che poteva crearci più difficoltà era il Barcellona. In casa gli scozzesi sono molto temibili, hanno fatto bella figura con il Manchester. C'è di positivo che il ritorno lo giochiamo a San Siro e con questa situazione il Milan ha sempre passato il turno».

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