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LA VOCE arriva da settemila chilometri di distanza e lascia trasparire un'emozione ...

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In Argentina le prime luci dell'alba lasciano spazio ad una giornata lucente, dall'altra parte della cornetta il tecnico racconta l'impresa compiuta insieme a Juan Sebastian Veron. «Sono reduce da una nottata di festeggiamenti - afferma il Cholo a Radioincontro - non pensavo di centrare lo scudetto al primo colpo. È stata un'emozione fortissima, meravigliosa: la gente è impazzita, è stata una festa grandiosa». Il successo per due a uno contro il Boca Juniors, in rimonta, ha regalato all'ex mediano della Lazio le prime pagine di tutti i giornali del suo paese. «Questo scudetto somiglia molto a quello vinto con Eriksson: quando l'arbitro ha fischiato la fine della partita ho pensato a lui mantenendo un atteggiamento quasi distaccato, da allenatore. Se avessi avuto ancora gli scarpini ai piedi chissà cosa avrei combinato. È stata una rincorsa lunghissima, e nei giorni scorsi, insieme a Veron ho raccontato alla squadra la storia di quell'incredibile scudetto vinto con la Lazio nel 2000 dopo una formidabile rimonta: loro mi hanno seguito e abbiamo vinto credendo ciecamente nelle nostre possibilità, senza pensare ad altro. Prima di scendere in campo gli ho guardati negli occhi e ho detto loro: le finali non si giocano, si vincono». E vittoria è stata.

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