Lega, mai più un altro Galliani
In via Rosellini c'è il solito clima: presidenti impegnati a dribblare domande sull'imminente calcio mercato, dirigenti indispettiti dal'ultima giornata di campionato, solite polemiche rivolte alle decisioni arbitrali. Ma nella giornata di ieri i consiglieri hanno cercato di definire, per sommi capi, la bozza per quanto riguarda la stesura del nuovo Statuto federale. Antonio Matarrese, come annunciato dal presidente del Cagliari Massimo Cellino all'uscita della riunione, resterà in carica fino alla fine del quadriennio olimpico, ovvero fino al 2008. «C'è sempre un conflitto di interessi ogni qual volta, a capo della Lega c'è un presidente di club» ha commentato Cellino indirizzando i cronisti sulle novità del nuovo regolamento. L'indiscrezione del presidente del Cagliari viene ben presto ufficializzata dal numero uno della Lega che pone la pietra miliare sul nuovo statuto. «Un dirigente di società non potrà più fare il presidente di Lega - ha affermato il presidente Matarrese - ma dovrà optare per l'una, o l'altra poltrona. Qualora un dirigente di club volesse assumere tale carica, dovrà lasciare, entro un mese, la società per cui lavora. Un presidente di Lega non può avere altri interessi: vogliamo evitare, nella maniera più assoluta, che ci siano rapporti gestionali tra Lega e società di calcio. Stiamo cercando di fare al meglio il nostro lavoro - ha concluso Matarrese - ma il nuovo regolamento che abbiamo oggi approvato in maniera unanime, non è ancora vigente: dovrà infatti essere presentato prima alla prossima Assemblea del 18 dicembre e poi messo al vaglio dei dirigenti della Federcalcio». La nuova governance prevede sei consiglieri di Serie A, cinque di serie B, due vice presidenti, un presidente vicario ed un presidente. Quest'ultimo verrà pagato per l'incarico. E fino al 2008 non ci saranno ulteriori elezioni all'interno del Consiglio di Lega. «Sarà una Lega più snella e proiettata al futuro - ha commentato Cellino - presenteremo un regolamento più dinamico e con meno burocrazia. Il Consiglio federale avrà maggiori responsabilità: sarà necessario tutelare il campionato cadetto, ma al tempo stesso dovremo evitare assistenza ai clubs minori. Il nostro prossimo progetto prevede l'indipendenza delle società di serie B che potranno camminare da sole».