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Reggina, solo 4 punti di sconto

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La società calabrese, grazie alla sentenza di ieri nell'ultimo grado di giudizio dell'ordinamento sportivo, lascia l'ultimo posto in classifica scavalcando l'Ascoli. Gli amaranto, condannati in primo grado a 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionto di serie A, avevano presentato ricorso davanti alla Corte Federale che aveva confermato la prima sentenza. Grazie a questi quattro punti in più la squadra di Mazzarri accorcia ulteriormente le distanze dalle dirette concorrenti per la lotta alla salvezza. Parma e Chievo sono ad un solo punto, la Fiorentina è due gradini più su. Ma la decisione del Collegio Arbitrale non soddisfa il presidente Lillo Foti che appare piuttosto amareggiato nonostante lo sconto. «Sono rammaricato perchè non mi ritengo responsabile di una sentenza che penalizza la Reggina. Non c'erano i presupposti per una penalizzazione del genere: i dirigenti della Reggina, come è stato poi riconosciuto, non hanno fatto nulla di sleale. Abbiamo sempre agito rispettando le regole dello sport, ma ancora una volta, come accaduto in passato, debbo costatare come sia stata emessa nei nostri confronti una sentenza penalizzante pur non avendo violato i regolamenti. La squadra, sin dall'inizio del campionato, ha accettato questa sfida che terminerà a fine maggio. Abbiamo conquistato sul campo il diritto di giocare in serie A, dimostreremo ancora una volta, sul campo, di meritare questa categoria». Resta, nei confronti della Reggina, l'ammenda di 100 mila euro in favore della Federcalcio. Il Collegio Arbitrale del Coni ha altresì confermato la sentenza di secondo grado emessa nei confronti dell'Arezzo. Nessuno sconto per la formazione toscana che in questa stagione sta cercando di risalire la classifica dopo una penalizzazione di sei punti determinata dalla sentenza emessa dalla Corte Federale. L'Arezzo in realtà paga una situazione che non vede coinvolto alcun tesserato della società. Una decisione paradossale che, di certo, continuerà a far discutere a lungo. Chiuso il capitolo legato alla società di calcio, si attendono ancora diverse sentenze per quanto riguarda i dirigenti. In primis, ed è attesa a giorni, la senteza nei confronti di Adriano Galliani, ex presidente della Lega Calcio e amministratore delegato del Milan, in secondo grado inibito per nove mesi dalla Corte Federale. Pier Luigi Pairetto, uno dei due designatori coinvolto insieme a Paolo Bergamo, si presenterà in seconda udienza davanti alla Camera di Arbitrato del Coni il prossimo 17 gennaio. Per tutti gli altri dirigenti coinvolti in Calciopoli, partendo dall'ex vice presidente federale Innocenzo Mazzini, passando per Luciano Moggi e Antonio Giraudo, Andrea e Diego Della Valle fino a Sandro Mencucci, Lillo Foti, Piero Mancini e concludendo con i tesserati Aia Lanese e Mazzei, si attendono ancora le date di udienza degli arbitrati. L'arbitro De Santis andrà direttamente al Tar.

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