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di TIZIANO CARMELLINI TOTTI SÌ, Totti no.

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Averlo o no in campo fa una bella differerenza e se lo staff medico, allenatore e compagni, palesano ottimismo lui continua a volar basso. «Non sto bene — ha detto ieri prima dell'intrevento in sala stampa di Spalletti quando ha usato li microfono per annunciare querele sul caso-vallettopoli — e domani mattina farò l'ultimo provino. Di sicuro voglio esserci nella maniera più assoluta.Ma ho ancora dolore quando calcio, ho provato anche i movimenti laterali e devo dire che ho un pò paura al momento dell'impatto con il pallone. Spero che la notte mi porti qualcosa di positivo perchè io voglio esserci». Spalletti, paradossalemente, è più ottimista del primo attore: anche se Montella e Vucinic sono pronti a subentrare qualora Totti non ce la dovesse fare. «Sono un po' preoccupato — ha detto il tecnico ieri — perché è oggettivo il problema che ha. Ma nutro molta fiducia sulla sua voglia di recuperare. Dei miglioramenti si sono visti e lo staff medico è fiducioso. A un derby senza Totti non ci voglio nemmeno pensare. Lui ci sarà». Già, Totti ha voglia di derby, soprattutto considerando che l'ultimo, quello dello scorso 26 febbraio, non lo ha potuto giocare perchè appena infortunato. Ora, dopo nove mesi di fatiche, il capitano giallorosso è pronto per rientrare e dare il suo contributo nella stracittadina: la partita che può cambiare una stagione. I numeri dicono che se Totti giocherà, diventerà il calciatore delle due squadre che ha disputato più volte la stracittadina tra campionato e coppa Italia, superando un altro romanista storico come Santarini, al quale per ora è appaiato a quota 25. Sarebbe, pe rl'attuale capitano giallorosso, l'ennesimo record. Come se non bastasse, però, Totti stabilirebbe anche un altro primato: quello del giocatore delle due squadre più presente nella stracittadina nelle sole gare di campionato. Un primato che al momento è detenuto da un altro romanista, il portiere Masetti, con 22 derby. E, tanto per chiudere in bellezza, con quella di questa sera Totti farà 350 partite in A: tutte, ovviamente, con la maglia della Roma. Tutti insomma confidano nel suo spirito di romano e romanista, lui per primo ma anche Spalletti. iparietto fuori programma poi a Trigoria. Uscendo dalla sala stampa Totti non è sfuggito allo sguardo attento di alcuni tifosi che erano fuori dai cancelli. Lo hanno chiamato e lui, che come sempre non si sottrae, li ha invitati ad entrare. Circondato da una trentina di persone ha firmato autografi e si è fatto fotografare. Ma una bimba è uscita piangendo perchè non era riuscita a fotografarlo. Lui l'ha vista, è sceso dall'auto e l'ha accontentata. Chi invece non si accontenta di und erby senza Toti è l'attore Lino Banfi: tifosissimo giallorosso. Totti deve giocare, altrimenti «gli spezzo la noce del capocollo». Ha sentenziato nel collaudato dialetto l'attore che per un momento, torna a vestire i panni di Oronzo Canà «l'allenatore nel pallone». Ma stasera, nel pallone, ci sarà la Capitale intera.

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