«Totti ci sarà sicuramente Andremo avanti colrombo a centrocampo e giocheremo a viso aperto»
Tocca a lui, il veneziano trapiantato a Roma, prendersi sulle spalle la Lazio per riportare il derby dalla parte biancoceleste dopo quasi due anni. Un sigillo il giorno della Befana del 2005, una rete preziosa nel pareggio 1-1 dell'anno scorso. Rocchi, che derby sarà? «Sputeremo sangue fino alla fine, cercheremo di lottare su tutti i palloni e alla fine vedremo chi riuscirà a vincereà». Come sta vivendo la vigilia? «Abbastanza bene, con la tensione giusta. Tra qualche ora avremo in testa solo la partita». Per lei sarà il primo derby senza Di Canio. «Lo spirito della lazialità Paolo te lo trasmetteva già solo guardandoti in faccia. Lui ce l'aveva dentro ma anche alcuni di noi, pur non essendo laziali o di Roma, hanno questo spirito. Lo acquisisci piano piano e basta poco per capire l'importanza di questa gara, accorgersi che c'è una grande rivalità tra le due squadre e per forza di cose diventi laziale». Rossi è entrato in clima derby? «Pure lui sente tanto la partita, infatti arriva tardi all'allenamento. La sente perchè sa che è diversa dalle altre. È giusto che sia così, se non vedessi la giusta tensione ci vorrebbe qualche accorgimento». Si accontenterebbe di un pareggio? «Non firmerei per un pari. Piuttosto perdo ma gioco fino alla fine per vincere. L'ultimo lo abbiamo perso e non l'ho dimenticato. Dobbiamo cercare di cambiare questo risultato». L'ultima vittoria della Lazio nel derby risale al 6 gennaio 2005. «Bisognerà prendere spunto da quella notte magica, soprattutto per quanto riguarda la voglia di vincere che mettemmo in quella partita e che non dimenticherò. Se saremo bravi a riproporre quell'atteggiamento in campo, potremo disputare un gran derby». Servirebbe un terzo gol alla Roma. «Il fatto che abbia fatto già due reti ai giallorossi mi spinge a cercarne altri. Sono pronto a dare il massimo in questa partita». Sotto quale curva le piacerebbe segnare? «Ne faccio uno sotto una e uno sotto un'altra, così sono contenti da tutte e due le parti». Roma favorita, quindi più forte. «La squadra di Spalletti è di grande livello ma il derby è una partita diversa dalle altre: non conta chi va in campo ma come ci va. Indipendentemente da chi giocherà, conterà lo spirito. Per battere la Roma conterà questo e la voglia di vincere a tutti i costi». Totti è sulla via del recupero. «Quando arrivo alla pagina del giornale che spiega le condizioni fisiche del capitano giallorosso non la leggo. Giocherà, eccome. Non abbiamo paura della Roma come di nessuno, perchè se giochi con la paura non devi giocare a calcio». È giusto confermare il «rombo» a centrocampo? «Non penso ci saranno cambiamenti tattici. Dobbiamo giocare come sappiamo e come stiamo facendo. Abbiamo trovato questo modulo (col trequartista Mauri, ndr) che ci ha portato risultati e bisogna continuare su questa strada. Sappiamo che i centrocampisti della Roma sono bravi ad inserirsi ma anche noi possiamo fargli male quando attacchiamo. Ce la giocheremo a viso aperto e per vincere, così come farà la Roma». La curva Nord tornerà a tifare, un bel vantaggio per voi dopo tante domeniche di silenzio. «Sono strafelice di questo. È un gesto importante, che tutti noi apprezziamo e cercheremo di ripagarli con un risultato positivo»