di ALESSANDRO FUSCO ERA fondamentale tornare alla vittoria per l'AlmavivA Capitolina dopo le sconfitte ...
Così è stato anche se il risultato di 33-27 lascia un punto al coraggioso Rovigo impegnato in una scalata della classifica che lo vede occupare l'ultimo posto e non permette ai padroni di casa, fermatisi a tre mete, di conquistare il punto di bonus che avrebbe regalato maggiore tranquillità al futuro dei bluamaranto. Sarà stato per l'importanza della posta in palio, ma è certo che il livello tecnico del match non è stato all'altezza dell'entusiasmo del pubblico, ancora una volta numeroso e partecipe. La Capitolina già al 3' si trovava in vantaggio grazie alla meta di Camardon giunta dopo un break di Toniolatti nei 22 metri avversari. Gli ospiti impiegavano poco a reagire e marcavano al 16' la meta di Maloney in capo ad una rolling maul. A questo punto gli uomini di Mascioletti si rilassavano regalando territorio e possesso agli ospiti il cui entusiasmo veniva gelato dalla meta di Michele Sepe straordinario nel trasformare in oro un passaggio avventato di Toniolatti vicino al raggruppamento. Il golden boy di via Flaminia mostrava le sue qualità calciando un grabber-kick che saltava la linea difensiva avversaria, un altro calcio di Sepe lanciava lo sprint con l'estremo avversario che veniva lasciato sui blocchi dallo scatto dell'ala azzurra cui non restava che volare in meta. Raineri trasformava e piazzava una punizione prima dell'altro piazzato del rodigino Bustos che fissava lo score all'intervallo sul 17-10. Botta e risposta in avvio di ripresa con le mete di Comuzzi per la Capitolina e di Lobrauco per i "bersaglieri", poi saliva in cattedra Raineri che piazzava altri tre calci tra i pali al 63', al 66' e all'80', scavando il solco di sicurezza per la vittoria. In mezzo ancora una meta del Rovigo con De Bialoskurski e, dopo un incredibile recupero concesso dal direttore di gara, ancora un piazzato di Bustos che all'84'(!) regalava il punto di consolazione ai veneti. Tra i padroni di casa ottima la prova di Soden. Bene anche il pilone Pietrosanti entrato a rimpiazzare Bonorino infortunato, mentre, delusione di Tonioletti a parte, per Mascioletti l'indicazione del campo sembra chiara: questa Capitolina non può prescindere da Raineri all'apertura.