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di TIZIANO CARMELLINI «IL DERBY? Come la finale di coppa del mondo».

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Il centrocampista giallorosso paragona il derby della Capitale alla serata di Berlino. «L'emozione del derby per me è pari a quella di una finale mondiale. Capisco che come paragone può sembrare un pò forte, ma per me è così. Quando esco dal tunnel e vedo lo stadio metà biancoceleste e metà giallorosso provo delle sensazioni fortissime: irripetibili». E sulla questione che sta tenendo in ansia mezza Roma non ha dubbi: Totti ci sarà. «Non credo che giocheremo il derby senza di lui, eppoi oggi (ieri, ndr) stava meglio» dice sereno sull'argomento il giallorosso. Inutile provare a chiedergli un pronostico, perché la scaramanzia pre-derby va oltre ogni cosa. E proprio la sfida con la Lazio consiglia ai romanisti di tornare all'antica regola del ritiro. «Arriviamo alla partita in ottime condizioni sia noi che loro. Roma e Lazio stanno giocando un bel calcio e proprio per questo sono convinto che sarà una bella partita. Ovvio che l'aspetto mentale conta molto, chi è più tranquillo riesce a giocare meglio. Noi siamo sereni, poi il risultato può dipendere da tanti fattori diversi. Il ritiro? Penso che stavolta si farà più che altro perché non vogliamo, qualsiasi cosa succeda, che ci si possa ricamare sopra. Personalmente io preparo le partite allo stesso modo. Anzi, preferisco passare la vigilia a giocare con mio figlio, mi rilassa di più». Ma il derby non deve distrarre la Roma dall'obiettivo primario che resta la corsa scudetto in scia all'Inter. Perrotta non ci gira attorno. «Quattro punti dall'Inter possono essere tanti come pochi, possiamo fare bene. L'unica cosa che un pò ci spaventa sono le diffide perché contro la Lazio saranno addirittura otto, e sette giorni dopo all'Olimpico arriverà il Palermo. Noi dobbiamo parlare di scudetto ma senza illudere nessuno. L'Inter ha qualcosa in più, la differenza con loro è che riescono a vincere anche quando non giocano bene perché hanno più qualità fisiche». E tra le qualità della Roma c'è anche un Montella che però sembra ormai sempre più lontano dalla Roma. Perrotta, ovviamente, sta dalla parte del compagno. «A Vincenzo sono piovute addosso critiche che non ha meritato: se andasse via sarebbe una perdita non indifferente». E intanto la Roma è pronta a mettere sotto contratto il brasiliano Tiago, da qualche giorno in prova a Trigoria. Il test ha soddisfatto Spalletti e il terzino sinistro del Cska Sofia resterà nella Capitale. Chiusura sulla Champions: venerdì 15 sorteggio a Nyon e Perrotta svela un sogno nel cassetto. «Incontrare il Manchester perché sono nato lì e mi farebbe piacere tornarci». Già, ma Spalletti & Co., probabilmente, la pensano diversamente.

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