Il capitano migliora e domenica sera giocherà regolarmente il derby contro la Lazio
Il capitano giallorosso zoppica, la caviglia destra (e non la sinistra operata) gli fa male, ma vuole esserci. La Roma ride, Spalletti tira un sospiro di sollievo e si avvicina al derby con il piglio giusto. È lo stesso capitano giallorosso a rassicurare gli amici in vista della stracittadina: «Tranquilli ci sarò». E la parola data a un amico vale più d'un tesoro. Lo staff medico giallorosso continua, ovviamente, a palesare un cauto ottimismo perchè il capitano continua comunque ad avvertire dolore al piede destro. «C'è un cauto ottimismo, — spiega il dottor Brozzi — da domenica ha questo dolore alla caviglia ma sta migliorando. La prognosi verrà sciolta solo tra sabato e domenica, ma non posso escludere che conoscendo Francesco giocherebbe anche con una gamba sola. È difficilissimo togliergli il derby». Già, ma il leggero stiramento ai legamenti della caviglia destra, diagnosticato martedì sera dal Prof. Mariani nell'intervallo di Roma-Valencia, sta lì a inquietare l'ambiente giallorosso che continua ad allenarsi in vista della stracittadina numero 127 di campionato. A preoccupare Spalletti in vista di domenica ci sono anche le condizioni di Doni e De Rossi. Il portiere lamenta un problema alla rotula del ginocchio destro, il centrocampista deve smaltire un affaticamento ai flessori: entrambi stringeranno i denti. Nessun problema per Perrotta che ha superato l'infortunio patito contro l'Atalanta. Intanto sul campo si è rivisto Faty. Ottimismo sull'impiego di Totti arriva anche dalla dirigenza. Se Rosella Sensi gira al largo sull'argomento cavandosela con un secco «non parlo di derby», più deciso il ds giallorosso Daniele Pradè. «Stiamo lavorando per averlo in campo contro la Lazio», ha detto su Totti il direttore sportivo della Roma che ha poi rimandato «a dopo le Feste» il discorso mercato non prima di aver definito Tavano «un buon giocatore». L'ipotesi di partenza di Montella apre infatti nuovi scenari, ma c'è prima da chiudere quest'ultimo squarcio di 2006: e tra tre giorni c'è il derby con la Lazio. Aspettando un nuovo attaccante (ammesso che la Roma ne prenda uno), Spalletti e Co. si tengono stretti Totti. Il capitano nove mesi dopo il brutto infortunio dell'Olimpico, sembra ormai a un passo dall'esser di nuovo al cento per cento. In testa alla classifica cannonieri alla quattordicesima giornata di campionato (in condominio con Riganò), tre doppiette e un ruolo nuovo in campo: da prima punta. «Sì, ormai mi sento proprio una prima punta» aveva sentenziato il capitano dopo la doppietta all'Atalanta. A inizio stagione Totti aveva detto chiaramente a Spalletti di voler giocare da prima punta. E il tecnico lo ha accontentato intuendo quello che poteva diventare un vero punto di forza della sua nuova Roma. Ora il gruppo gira che è una meraviglia e Totti lì davanti sta facendo la differenza. Ma mentre la Roma si coccola il suo capitano e spera di averlo al meglio per la sfida di domenica sera, l'Europa lo boccia per l'ennesima volta. Non c'è infatti il nome di Totti nel superteam d'Europa del 2006. Dopo l'esclusione tra i primi 50 nella classifica del Pallone d'Oro, per il numero 10 romanista arriva un altro mancato riconoscimento dal governo del calcio continentale: Totti, campione del mondo e capocannoniere del campionato in corso, non potrà essere votato dagli appassionati come miglior attaccante, perchè nel suo ruolo la redazione di uefa.com gli ha preferito il compagno di nazionale Luca Toni, lo svedese Henrik Larsson, anche il giocatore del Mali Frederic Kanoute o l'olandese Klaas Huntelaar, e ancora lo spagnolo David Villa, l'ucraino Andriy Shevchenko, l'ivoriano Didier Drogba, il tedesco Miroslav Klose, il francese Thierry Henry e il camerunese Samuel Etòo. Magari questa ennesima bocciatura degli «esperti» sarà per Totti un motivo in più per giocare un grande derby.