La Roma vola agli ottavi
Missione compiuta: i giallorossi battono il Valencia all'Olimpico e avanzano in Champions Basta un gol di Panucci per piegare gli spagnoli. Attesa per il sorteggio del 15 dicembre
Spalletti & Co. anche senza Totti e con Perrotta a mezzo servizio si aggiudicano il match point che avevano clamorosamente sbagliato due volte con l'Olympiacos e Shakhtar. La brutta notizia per i giallorossi, a quattro giorni dal derby della capitale, arriva paradossalmente all'intervallo quando il professor Mariani visita, in una sala stampa improvvisata ambulatorio, capitan Totti e diagnostica un probabile stiramento ai legamenti della caviglia destra: non quella operata. In soldoni vuol dire che Totti è a forte rischio per il derby di domenica sera che così tanto aveva condizionato la vigilia e la stessa formazione di Champions. Ora quattro giorni per provare a recuperare un giocatore chiave che può fare la differenza: sempre, figuriamoci in un derby. Spalletti comunque anche per il Valencia cambia tutto. Oltre all'infortunato Totti (comunque in tribuna anche stavolta) non c'è Perrotta ancora alle prese con il problema al polpaccio che ha consigliato di risparmiarlo in vista del derby di domenica prossima. Così, con due mediani su tre fuori (Pizarro è squalificato in Champions), arriva l'atteso esperimento di Chivu sulla mediana: il romeno fa coppia con De Rossi e la cosa sembra funzionare. In difesa Panucci torna a fare il centrale assieme a Mexes con Cassetti e Tonetto all'esterno. Tutto nuovo anche il fronte offensivo con la bocciatura definitiva di Montella (finito in panchina mentre in tribuna c'è l'italo-australiano Frank Trimboli consulente per il mercato inglese della Roma che vorrebbe portarlo al Fulham: cosa che potrebbe succedere già a gennaio) e spazio in avanti a Vucinic che diventa l'unica punta giallorossa. Dietro al montenegrino Taddei a fare il rifinitore con una grande chance per il giovane Virga sulla corsia destra (esordio in Champions e per di più da titolare) e Mancini su quella opposta. E così la Roma sembra ritrovarsi, o quantomeno riuscire a fare a meno della spinta dinamica di Perrotta, oltre alla classe infinita di capitan Totti. Due minuti e i giallorossi provano la prima accelerazione. Palla in profondità per Vucinic che la controlla bene, se la porta avanti, ma viene ostacolato al momento del tiro da Curro Torres. La partita viaggia su ritmi blandi, il Valencia già certo della qualificazione e con una formazione più che d'emergenza, cerca solo di limitare i danni. Così la Roma al primo affondo vero, passa. Gran palla dalla sinistra di Taddei (13') a scavalcare la difesa, lì dietro spunta il testone biondo di Mexes che fa da torre per Panucci che appoggia comodo in rete la palla dell'uno a zero: suo quarto sigillo stagionale (peraltro tutti realizzati nelle ultime cinque gare) ottavo in carriera in Champions. Il resto della prima frazione di gioco è solo Roma con il Valencia che non tira mai in porta. Ci prova Mancini due volte a chiudere il discorso e a metter in cassaforte gli ottavi di Champions. Prima il brasiliano (31') fa tutto da solo ma il suo tiro in porta viene respinto dalla difesa spagnola, poi sei minuti dopo mette una gran palla sulla testa di Vucinic che viene però anticipato benissimo da Butelle. La partita finisce qui perché la ripresa è pressoché inguardabile con le due squadre più che soddisfatte del risultato. La Roma tira i remi in barca e si lascia trasportare dalla corrente e, come sempre accade in questi casi, rischia anche qualcosa di troppo nel finale. Il resto è ossigeno per De Rossi (dentro Perrotta alla mezz'ora) e per l'esordiente Virga sostituito con Rosi. Prima dei tre fischi un assolo di Mancini che non lo salva però dall'ennesima serata a corrente alternata. Poi Spalletti manda la squadra a salutare la Curva. È l'ultimo capitolo di questa prima fase della Champions giallorossa: ora gli ottavi, con sorteggio venerdì 15 dicembre, ma prima il derby...e sarà tutta un'altra aria.