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Presentata l'edizione n. 90: via da Caprera, isola di Garibaldi

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Meno salite e poche cronometro per impedire il monopolio di Ivan

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In quell'edizione vivemmo l'apoteosi della vittoria del grande Marco Pantani, e questo è un fil rouge che ci piace condurre fino alla prossima corsa rosa, quella che il 12 maggio 2007, nel bicentenario della nascita dell'Eroe dei due mondi (4 luglio 1807), prenderà il via dall'isola di Caprera, dove Garibaldi spese gli ultimi anni della sua vita. Un Giro che intende celebrare questa figura centrale del nostro Risorgimento, e che ci piacerebbe potesse rivivere i fasti e l'indimenticabile spettacolo di quel 1998, appunto. Dopo le tante durezze della scorsa edizione, la corsa rosa, che si disputerà per la 90ma volta, si presenta con un profilo altimetrico più morbido, e con più spazio, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, per l'incertezza. Il fatto che Basso quest'anno abbia di fatto ammazzato il Giro dopo la prima salita ha indotto il direttore Zomegnan a livellare il disegno della prossima edizione: meno salite, ma anche meno cronometro. Si parte da una cronosquadre, a Caprera, 24 km per assegnare la prima maglia rosa (che andrà all'uomo che taglierà per primo il traguardo nella squadra vincente), quindi due tappe per velocisti in quella Sardegna che torna ad essere frequentata dal Giro per la terza volta: 1961, 1991 ed ora, a distanza di 16 anni, la carovana rosa torna sull'isola. Il trasferimento sul continente corrisponde col primo giorno di riposo (martedì 15 maggio); si riprende dal bell'arrivo in salita di Montevergine di Mercogliano, il 16. A Frascati, approdo per velocisti, si transiterà il 17, alla vigilia della scalata al Terminillo, salita che caratterizzerà la sesta tappa, Tivoli-Spoleto del 18 maggio. Tre frazioni per velocisti, pur con qualche valico appenninico da digerire, e poi il secondo arrivo in quota sarà rappresentato dall'inedita salita del Santuario di Nostra Signora della Guardia, in Liguria. Il 24, nel corso della 12ma tappa (Scalenghe-Briançon), si sconfinerà in Francia, transitando sul Colle dell'Agnello (Cima Coppi del Giro 2007 coi suoi 2744 metri di altitudine) e sull'Izoard. Il giorno dopo sarà la volta della difficilissima cronoscalata di Oropa, 13 km che non lasceranno spazio a tentennamenti. Quindi passaggio più o meno agevole da Bergamo, e poi, il 27, terzo durissimo arrivo in salita, alle Tre Cime di Lavaredo. Lunedì 28 sarà il giorno del secondo riposo, e, dopo un'altra giornata interlocutoria (con sconfinamento austriaco a Lienz), mercoledì 30 il Monte Zoncolan sarà il giudice supremo della corsa rosa: affrontata per la seconda volta (la prima fu nel 2003), la salita friulana verrà coperta stavolta dal versante più duro, 10 km di scalata con ripetute punte oltre il 20% di pendenza e un tratto di 6 km al 15% di media: un arrivo che toglierà il fiato a chiunque. Una tappa per velocisti e una adatta a fughe precederanno la decisiva crono di sabato 2 giugno, Bardolino-Verona, 42 km che assesteranno la classifica (o daranno luogo a clamorosi ribaltoni), prima della consueta passerella di Milano.

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