Le reazioni dei corridori
E pazienza se poi due gradi di giudizio abbiano scagionato Ivan Basso da ogni addebito: per qualcuno l'immagine del varesino non è più quella immacolata che ne ha accompagnato l'entusiasmante cavalcata nel Giro 2006, appena pochi mesi fa. Lui, forte del nuovo ingaggio nella Discovery Channel, si dice contento dell'appoggio avuto da tanti tifosi, e convinto che saprà presentarsi al via della nuova stagione con rinnovati obiettivi di doppietta: Giro e Tour, ovvero l'accoppiata che un clamoroso torto giudiziario gli ha negato quest'anno. Batte e ribatte su questa serenità, Ivan: «La gente è con me, mi aspetta in sella e io voglio dare ai miei tifosi nuove soddisfazioni; e questo Giro mi piace, ce n'è per tutti, sarà combattuto, e io sarò in prima linea». Una corsa rosa che sulla carta pare un po' per Cunego, con meno cronometro; Damiano, vincitore del Giro 2004, non si nasconde: «Sì, è un Giro senz'altro adatto a me, sarò al via al meglio delle mie possibilità». Simoni ammette di aver già provato le scalate di Tre Cime di Lavaredo e di Monte Zoncolan: «Sapevo che erano previste, sono arrivi in quota realmente durissimi». Savoldelli aspetterà le picchiate che l'hanno reso celebre? «Per ora vedo le salite, le discese chissà»; anche Di Luca ci sarà: «Mi piace molto la cronoscalata»; e Petacchi, dopo un'annata disgraziata, rinnova i propositi battaglieri: «Ci sono diverse tappe per velocisti, ma sarà importante l'aiuto della squadra». With a little help from my friends, cantava Ringo. Mar. Gra