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di FABRIZIO FABBRI GUARDARE la classifica, per la Virtus Roma, sarebbe uno degli ...

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Arbitri: Paternicò, Chairi, Lo Guzzo), matricola della serie A, che sorprendentemente precede Tonolli e compagni di due lunghezze. La triste realtà è questa. Che la squadra campana, allenata dal croato Aza Petrovic, partita per cercare una salvezza che, ottenuta, avrebbe il sapore di un personalissimo scudetto, ha marciato ben oltre le proprie possibilità, raccogliendo più di una squadra partita, all'inizio della stagione, con l'obiettivo di lottare per lo scudetto. Ma i campionati non si costruiscono con le chiacchiere. Ed i fatti oggi parlano di una Virtus in affanno, piena di problemi, culminati con l'allontanamento di Ilievski. La sua avventura romana si è praticamente chiusa mercoledì scorso contro il Malaga e da oggi i compiti di regia verranno divisi equamente tra Chatman e Giachetti con Brunamonti che potrebbe ingaggiare al posto del ribelle macedone una guardia-ala, mentre resta costante il monitoraggio per capire se si potrà presentare l'occasione di portare a Roma un pivot di ruolo. Virtus cantiere aperto, dunque, come troppo spesso successo nelle ultime stagioni con una perseveranza che sa quasi di scientifico autolesionismo. Così, con una squadra avvilita e incapace, per ora, di svoltare, rischia quasi di passare inosservato il fatto che Dejan Bodiroga toccherà oggi le 200 partite nella serie A italiana, divise tra le avventure giovanili di Treviso e Milano ed il ritorno, dopo anni di successi in Europa, la scorsa stagione a Roma. «Con Trieste riuscii ad arrivare in finale nella coppa Korac. A Milano ho vinto lo Scudetto e la Coppa Italia. Adesso sono contentissimo di stare a Roma e spero di togliermi delle soddisfazioni anche nella Capitale». Intanto, con Repesa in silenzio è stato il dirimpettaio Petrovic a parlare della sfida tutta croata tra le due panchine. «Sarà la prima volta che in Italia affronterò il mio amico Repesa. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di noi due perché oggi sarà Scafati a sfidare Roma. Certo mi farà un certo effetto trovarmi di fronte un allenatore che è stato per diversi anni un mio caro compagno di lavoro e di vita. A parte questa sensazione però poi ognuno di noi penserà solo a giocare e vincere. Sarà una gara difficile. Roma ha grandi campioni ma noi siamo pronti a giocarci la partita nel migliore modo possibile per conquistare il sesto successo stagionale. la salvezza rimane il nostro obiettivo stagionale».

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