Tennis, oggi il doppio
Non sarà così perché Russia ed Argentina hanno concluso in parità la prima giornata dopo due incontri che hanno complessivamente richiesto cinque ore e mezza di gioco pur essendosi risolti in sette set. Se ne fossero stati necessari dieci avremmo concluso a mezzanotte. D'altra parte il tennis contemporaneo, anche se qui si gioca su una superficie rapida all'interno dello Stadio Olimpico, è quasi sempre fatto di lunghi scambi da fondo campo. In particolare questo è stato il tema del primo singolare tra Nikolay Davydenko e Juan Ignacio Chela. Nel clan argentino c'erano state molte incertezze ed anche qualche polemica sulla scelta del giocatore da affiancare a David Nalbandian, il numero uno, ma Alberto Mancini, il capitano che i romani ricorderanno vincitore al Foro Italico nel 1989, aveva alla fine scelto Chela sulla base di un record personale molto favorevole (5 a 0) nei confronti di Davydenko. È difficile dire se sia stato il clima della Davis o il fattore campo ad influenzare l'esito dell'incontro ma è certo che nemmeno quando nel quarto set Davydenko ha accusato la fatica si è avuta l'impressione che Chela potesse farcela. Dominato nei primi due set l'argentino è riuscito faticosamente a vincere il terzo ma poi in vantaggio di due break (4 a 1 e servizio) nel quarto ne ha restituito soltanto uno chiudendo finalmente per 6-4 poco dopo lo scadere della terza ora di gioco. La solidità e le migliori geometrie negli scambi da fondo campo da parte di Davydenko, numero tre nelle classifiche mondiali, hanno fatto la differenza Inoltre quando nel quarto set Chela (numero 32 in classifica e quarto argentino) ha tentato qualche variante cercando la rete si sono visti chiaramente i limiti del suo repertorio. A questo punto c'era clima di festa tra il pubblico ma non nelle due sezioni delle tribune presidiate da 500 argentini, capitanati da Diego Armando Maradona. Delusi da Chela si sono però ripresi quando Nalbandian è amndato subito in vantaggio nei confronti di Marat Safin contro il quale aveva un bilanciol negativo di due vittorie e ben sei sconfitte. A Safin non è bastata il servizio (22 aces, ben 4 nel primo game nel quale ha peraltro subito il break) per tenere a bada un avversario molto ispirato e più intraprendente del solito. Malgrado una coraggiosa rimonta da 1 a 5 fino al 4 a 5 nel secondo set, Safin alla fine ha dovuto subire un triplo 6-4 in 2 oree e 25 minuti. A questo punto diventa, come spesso accade inj Coppa Davis, importante e forse decisivo ilm doppio. Credo che l'Argentina schiererà Calleri al fianco di Nalbandian mentre i russi dovrebbero confermare la formazione che hanno mandato in campo negli ultimi duen incontro di Coppa, vale a dire Tursunov e Youzhny, anche se quest'ultimo non gioca in gara da cinque settimane. Qualora il doppio ed il primo singolare della terza giornata (Davydenko - Nalbandian) nom dovessero decidere questa finale non è escluso che i due capitani apportino qualche variante per l'ultimo singolare dopo le deludenti prestazioni di Chela e di Safin.