Premio a Cannavaro
A Parigi una bellissima Monica Bellucci porge nelle mani del capitano azzurro l'ambito premio, oltre a sguardi a luce rossa, che sancisce una stagione praticamente perfetta culminata con la coppa, quella vera, alzato a Berlino. C'era sempre di mezzo la Francia: allora a piangere fu Zidane (anche stavolta non gli è andata meglo piazzandosi solo quinto), stavolta è toccato a Platini che, dopo le dichiarazioni in settimana su Totti e la replica con l'eurogol del romanista, ha preferito dribblare abilmente il palcoscenico ufficiale di France Football. Ma il capitano giallorosso che domenica a Marassi ha stupito il mondo intero con un gol da fenomeno, si ritrova di nuovo al centro delle polemiche sulla convocazione in nazionale. Azzurro sì, azzurro no e riparte il tormentone stavolta smorzato sul nascere dallo stesso giocatore che a fine gara ha dedicato la doppietta a Platini e Matarrese. Il nuovo (?) presidente di Lega ha risposto stizzito alla battuta del romanista, ma ieri ha rimediato una bella legnata dall'altra sponda del Palazzo: a dimostrazione dell'unità dell'intento che vige nel nostro calcio. Pancalli, neo-presidente in Figc, ha usato il fioretto con il collega di Lega schierandosi apertamente dalla parte del capitano giallorosso. «Una telefonata a Totti da parte mia? Non c'è e non ci sarà — spiega Pancalli — perché non ce n'è alcun bisogno. Per me non esiste un caso Totti, lui e Donadoni si sono parlati e si sono chiariti, non vedo la necessità dell'intervento della Federazione». Quindi sulle dichiarazioni di Matarrese. «Lui è presidente di Lega, fa il suo lavoro e lo fa bene, ma bisognerebbe capire che ci sono questioni che riguardano solo la Federazione, come la Nazionale. Platini? Mi dicono che qualcosa di simile al "caso-Totti" sia capitato in passato anche nella nazionale francese...». E Riva ci mete il carico da undici celebrando, da ataccante di razza, il gran gol del romanista e spazzando via, definitivamente, le polemiche tra Totti e Donadoni: detto da lui, vice di pancalli e manager ufficiale degli azzurri, ha tutto un altro peso. «Totti? Gran bel gol. Alla Gigi Riva? Diciamo che ne ho fatti e quella era la mia zona di campo. Ma nella prodezza di Francesco non c'è nessuna meraviglia: per lui quelle cose sono quasi normali...». Già, anche se la prodezza, il giorno dopo, sembra esser stata dimenticata da molti. Ma Riva ci tiene a riunire i due protagonisti, involotari, di una querelle inscenata ad arte da altri. «Totti si sta riprendendo e a noi dello staff fa solo piacere. Ha parlato con Donadoni, c'è un accordo e tutti e due sanno quello che devono fare. Punto. Non c'è una sola ombra nel rapporto tra i due, e tanto meno tra Totti e la federazione. È tutto chiaro e siamo tranquilli... Il fatto è che è un periodo dove ci sono pochi argomenti e si vogliono creare situazioni imbarazzanti che non servono a niente...». Le dichiarazioni di Riva e Pancalli hanno fatto molto piacere a capitan Totti (al quale ieri è arrivata anche la telefonata e i complimenti del sindaco Veltroni) che dopo l'ultimo sfogo aveva preso in seria considerazione l'ipotesi di lasciare definitivamente l'azzurro. Ora si apre di nuovo uno spiraglio e per i prossimi appuntamenti di marzo, Donadoni potrebbe avere qualche piacevole sorpresa. La chiusura, di rito in una giornata così, arriva dal professor Mariani: colui che ha persemmo a Totti di tornare tale. «Il suo è un recupero soprattutto fisico, legato alla lesione, un recupero atletico, ma anche psicologico. Totti ha saggiato le sue potenzialità e ora sta benissimo, ma le viti comunque andranno tolte». Già, ma poi... forse anche a fine carriera.