L'Italvolley sfida
i campioni del Brasile In palio la semifinale
Stamattina (ore 7, diretta Raitre) Italia e Brasile ripropongono l'ennesima puntata di una storia che sembra infinita. Chi vince fa un passo decisivo verso le semifinali, chi perde si deve aggrappare agli altri risultati ed eventualmente al quoziente punti. Ma, forse, la qualificazione alle semifinali conta fino ad un certo punto. Perché Italia-Brasile è il classico per eccellenza delle contese sotto rete degli ultimi anni. Le due squadre hanno dominato gli ultimi quindici anni di pallavolo. Lo spartiacque è il 2000. Gli azzurri vincono il mondiale, in Giappone, e la World League, dall'anno successivo lo scettro passa ai Carioca. Nella precedente edizione del Mondiale, a Cordoba in Argentina, vincono i veredeoro di Berdinho, che poi, come detto, non si fermano più andando a segno in tutti i tornei, Olimpiadi comprese. Ed è proprio ad Atene che gli azzurri si devono arrendere a Giba e compagni, vedendo svanire ancora il sogno dell'oro a cinque cerchi. L'Italia non batte il Brasile dal 2003, è arrivata a questo Mondiale con tanti interrogativi, ma oggi è pronta a rilanciare la sua sfida. Dopo la gara con la Bulgaria - perduta pur giocando bene - sono arrivate sei vittorie consecutive, contro avversarie di livello medio alto, giocando a sprazzi una bella pallavolo. Sulla super sfida Montali, il coach azzurro, ha le idee chiare. «La partita la vincerà chi sarà più bravo a mettere a nudo i difetti degli avversari. La panchina è una importante risorsa a mia disposizione». Ed anche il capitano Papi ha la sua ricetta. «Il Brasile negli ultimi anni ha vinto tutto quindi è favorito. Per batterlo dovremo cercare di evitare certi passaggi a vuoto che abbiamo avuto nelle gare precedenti, perché una cosa è certa non ci regaleranno nulla. Sono convinto che noi possiamo giocare meglio di quanto abbiamo fatto sino ad oggi. Se devo dare delle percentuali dico 60 probabilità per loro e 40 per noi».