Calcio estero

Solita «minestra» e Capello vinceAl Real un noioso match col Valencia. Il Bayern minaccia l'uscita dal G14

Un gesto tecnico di puro «erotismo sportivo», che va gustato, guardato e riguardato, per capire che questo è il calcio, Eupalla, come amava scrivere Brera, la divinità, che ora, ha il sorriso del brasiliano. Tutto il resto è noia. Al Mestalla brutta partita; il Valencia ha fatto qualcosa in più delle merengues, nonostante l'emergenza infortuni (ben sei gli assenti, più l'acciaccato Morientes in panchina); soprattutto nel secondo tempo: dopo il vantaggio di Raul la squadra di Flores ha avuto le possibilità anche di ribaltare il risultato, ma Angulo Ayala e Joaquin hanno graziato Capello e soci. Il Siviglia è bravo nel tenere il passo del Barca, battendo 3-1 il Bilbao con doppietta di L.Fabiano. Il Lione pensa già al mercato di gennaio: i campioni di Francia, dopo l'1-0 sull'Auxerre, si portano a 14 lunghezze dal gruppetto delle seconde, Lilla, Lens e Socheaux, e guadagnano il titolo di campioni d'inverno con qualche turno d'anticipo. L'interesse per Trezeguet non sembra tramontare: il presidente Aulas è tornato nuovamente sull'argomento. «Ho già ripetuto che ci interessano attaccanti francesi», e chissà che a gennaio non arrivi «qualcuno». In Premiership Manchester e Chalsea a confronto; all'Old Trafford i Blues steccano il primo tempo lasciando il pallino del gioco allo United che trova il gol, bellissimo, al 29' con Saha; nella ripresa Chelsea migliore, ma di certo non strabiliante, e uno Shevchenko, copia opaca e sbiadita del fuoriclasse milanese, ancora una volta disastroso; il pari di Carvalho arriva al 69', dopo qualche brivido di troppo. Male l'Arsenal che crolla con il Bolton 3-1, vincono Liverpool e West Ham. In Bundesliga situazione invariata in classifica dopo le vittorie di Shalke, Werder, Bayern e Stoccarda. In un'intervista a «Kicker», Rumenigge duro con il G-14: «Il calcio è in gravi difficoltà e il G14 fa pochissimo per risolvere i problemi, in queste condizioni non ha senso continuare a farne parte. L'Unione Europea deve fermare gli eccessi dei vari Abramovich e delle televisioni».