Capitan Maldini risolleva il Milan

Che i rossoneri non vincano in campionato da 4 partite (e a San Siro addirittura dal 20 settembre) lo si capisce dalla foga con cui aggrediscono gli ospiti sin dall'inizio. Ma gli attaccanti di Ancelotti non hanno intenzione di smentire la magra di cui sono vittime quest'anno: in campionato Riganò, che li fronteggia spavaldamente stasera, ha fatto il triplo delle loro reti (9 contro 3). Tanto per fare un esempio, al 10' Gourcuff (buona conferma) approda all'area avversaria con una penetrazione da giocatore NBA, ma Gilardino, beneficiato da un magnifico assist, manca lo specchio della porta da buona posizione. Ci deve pensare qualcun altro, e stavolta tocca a Maldini: al 13' Pirlo da sinistra batte una punizione sulla testa del 38enne difensore che si avvita anticipando Zoro e battendo Storari. L'ultima volta che Maldini aveva sbloccato il risultato su azione da palla ferma era stato in una città turca a caso, contro un'avversaria inglese a caso, nella finale di una competizione europea a caso; come stiamo a cabala? Il Milan cerca il raddoppio della tranquillità. Dirlo è facile, farlo meno: e infatti perdiamo il conto delle chance sprecate dai rossoneri: Bonera, Gilardino, Pirlo, Kakà, Inzaghi, ancora Gila: almeno 6 occasioni buone in 10'. Al 31' l'arbitro Gava ha occhi solo per Iuliano, su un corner rossonero (infatti lo ammonisce dopo averlo avvisato di non strattonare Inzaghi), epperò si perde il contemporaneo affossamento di Gilardino da parte di Zoro. Un altro paio di azioni non finalizzate da Inzaghi, e finisce il primo tempo. Nella ripresa Giordano prova a dare più sprint al Messina inserendo Alvarez, ma la tiritera è sempre quella: chi attacca è il Milan. Inzaghi, ben contrastato da Zoro, di testa se ne mangia due altre (in particolare all'11' su gran cross di Kakà da destra). Al 16' è ancora Kakà a ispirare una girata al volo di Pippo, ma Storari si allunga e ribatte. Dentro anche Floccari per Coppola (che manda a quel paese Giordano), e al 21' Riganò solo di testa per poco non batte Kalac (che sostituisce l'infortunato Dida) intento in quel momento a scivolare. Il Messina è più presente che pria, Inzaghi inanella al 23' il 50esimo tiro fuori misura (altra sponda di Gila). Tanto che pure Ancelotti non ne può più e sostituisce il centravanti con Seedorf: a un mese da Natale, torna l'apposito albero. Poi, giacché segnano i difensori, Carletto inserisce pure Nesta (per Bonera che ha guai muscolari). Al 31' un Kakà ormai irresistibile converge da destra, entra in area e spara un gran sinistro che si stampa sull'incrocio: tredicesimo palo stagionale per il Milan. Al 37' ci si mettono in 3 per fermare il brasiliano, al 40' e ancora al 48' è la manona di Storari a deviare due altre conclusioni di Kakà. Finisce così, 1-0; in un universo parallelo sarebbe stato almeno 6-0.