Inter, Dacourt fuori un mese
L'Inter sa che di qualità ne ha a disposizione in abbondanza, ma ora ha anche capito che per usarla al meglio diventa importante non dimenticarsi mai di scendere in campo con la giusta concentrazione. Come conferma anche il nerazzurro Fabio Grosso, alla sua prima partita da ex: «Sappiamo che affronteremo una squadra forte, ma vogliamo rimanere in testa alla classifica. Per me fu un trasferimento importante quello al Palermo dove trovai Guidolin, un allenatore che mi diede tanto. Quelli in Sicilia sono stati due anni e mezzo bellissimi. Se sarò applaudito o fischiato domenica? Non lo so, so solo di aver lasciato un ottimo ricordo, come del resto la città di Palermo, la società e la squadra hanno lasciato un ricordo indelebile dentro di me. A Palermo ho lasciato degli amici più che dei compagni di squadra. Però domenica siamo avversari e io devo guardare in casa mia». Mancini sfoggerà nuovamente la miglior formazione possibile, che di poco dovrebbe variare rispetto a mercoledì: al posto dell'infortunato Dacourt (che dovrebbe rimanere fuori almeno un mese per lo stiramento al bicipite femorale della gamba sinistra rimediato contro lo Sporting) potrebbe scendere in campo dal primo minuto Cambiasso. Voglioso di partire dall'inizio è anche Figo, rimasto in panchina mercoledì: con Zanetti arretrato in difesa, il portoghese potrebbe ritrovare un posto da titolare, mentre in attacco la coppia sarà ancora quella formata da Crespo e Ibrahimovic, con Adriano in panchina. E proprio lo svedese non nasconde il suo ottimismo: «Dove sono andato abbiamo vinto. Quando ho giocato nell'Ajax ho vinto due campionati e una coppa, sono andato alla Juve e sono arrivati due scudetti e adesso gioco nell'Inter e finora tutto è andato tutto bene». Ma Ibra preferirebbe vincere lo scudetto o la Champions League? «Noi crediamo in tutte e due - risponde lo svedese - perchè abbiamo una squadra per prenderci tutto».