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Lazio, per l'Opa pronti 15 milioni

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E prepara il corposo dossier da presentare alla Consob entro il 30 novembre. In realtà l'organo di vigilanza ha fissato, come termine perentorio, il 2 dicembre ma stavolta la società vuole evitare rischi o contestazioni. Lotito aspetta notizie ufficiali dalla Procura di Milano sul dissequestro del 14,6%, reputata una condizione imprescindibile per la riuscita dell'operazione a livello totalitario. Per il momento ha scoperto che domani, all'assemblea annuale dei soci a Formello (il 49% degli azionisti ha ritirato il cedolino di partecipazione) si presenterà l'avvocato Sanzo, cioè il custode giudiziario della quota, che ha chiesto (e ottenuto) le generalità dei potenziali nuovi innesti del consiglio di sorveglianza, i dottori Caruso e Iacobiello (al posto dei dimissionari Gentile e Scibetta e dei supplenti Mereu e Canzoni). La bozza del documento di offerta, tra l'altro, dovrà contenere la cifra della proposta, illustrare la durata dell'Opa e se si intende fissare già un valore da attribuire all'eventuale, successiva, Opa residuale in caso di delisting. La Lazio lavora in questa direzione e ha già fatto i conti: 15 milioni da mettere sul tavolo per chiudere il discorso e togliere il club da Piazza Affari. Il nodo è però legato all'interpretazione della legge sull'Opa: nel senso che seguendo l'articolo 106 del Tuf si dovrebbe considerare la media aritmetica dell'ultimo anno, tra il prezzo medio e quello più elevato. La strategia biancoceleste sembra orientata a escludere il sovrapprezzo dal discorso. L'alternativa è dettata da una recente direttiva comunitaria, che l'Italia avrebbe dovuto recepire entro lo scorso maggio, e parla di Opa da lanciare al prezzo dell'ultimo acquisto (in questo caso a 0,40 euro). La Lazio si prenderà tutto il tempo necessario, come sottolinea l'avvocato Gentile. «La cosa che conta è che noi abbiamo lanciato l'Opa e stiamo accompagnando le carte preparatrtici da presentare alla Consob. Per definire il tutto ci vorrano tra i 2 e i 3 mesi per la fase escutiva». Con il nodo legato a quel 14,6% che la Consob considera in dote a Lotito ma sul quale la Procura non si è ancora espressa. Per materializzare il delisting occorre rastrellare almeno il 90%, obiettivo che Lazio Events considera al momento un'utopia senza il pacchetto acquistato da Mezzaroma. Lunghe riunioni tra i legali per presentare in tempo utile la documentazione e definire i dettagli della difesa di Lotito davanti all'arbitrato del Coni. Il futuro della Lazio passa per gli sviluppi che regalerà la giornata di domani. Intanto la squadra, che oggi affronterà il Formia in amichevole, continua a preparare a Formello la sfida di domenica contro l'Ascoli. Ieri prove generali con Belleri vice-Oddo e centrocampo composto da Baronio affiancato da Firmani (al posto di Mudingayi, novità rispetto a domenica ma da verificare oggi) e Mutarelli, con Mauri rifinitore. Rocchi sta smaltendo i postumi del problema al ginocchio che l'ha costretto al forfait nella trasferta di Messina. Stendardo suona la carica: «Stiamo ottenendo ottimi risultati, abbiamo raggiunto equilibri importanti, ma sappiamo benissimo che c'è tanto da migliorare. Questi risultati positivi ci permettono di lavorare con tranquillità. Credo che ci siano i presupposti per andare lontano, anche perché ci guida un allenatore che è fra i tecnici più bravi d'Italia», sottolinea a Radio Radio. «Credo che i tifosi non siano stupidi e sappiano dove la Lazio possa arrivare. Il nostro obiettivo è fare più punti possibili». Sul ciclo terribile del prossimo mese. «Ce la giocheremo con tutti, questo è certo, a patto di mantenere umiltà e concentrazione. Come organico vedo solo l'Inter superiore a noi. Non c'e' nessun complesso d'inferiorità. Nemmeno nei confronti della Roma».

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