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di MARCO GRASSI L'INTER batte lo Sporting Lisbona e approda agli ottavi di Champions ...

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Il Bayern ha pareggiato 2-2 nel pomeriggio a Mosca con lo Spartak (Kalinichenko al 16', Pizarro al 22' e al 39', Kovac al 72'), e ciò significa che l'Inter vincendo a Monaco fra 15 giorni arriverebbe addirittura prima nel girone. La partita di ieri. Non passa un minuto che l'Inter, con una determinazione feroce, mette insieme un contropiede che non può non strappare un applauso convinto: tre passaggi da un'area all'altra, Cordoba-Maicon-Stankovic-Ibrahimovic, Zlatan finta sull'avversario e perfetto assist in mezzo all'area per Crespo che controlla, si gira e batte Ricardo. Bello, bellissimo, inutile: l'argentino è di poco in fuorigioco, l'arbitro annulla, dura lex sed lex. Con un inizio così, ci si aspetterebbe che l'Inter continuasse a ricamare, invece lo Sporting è un cliente brutto, e sa stare in campo, e se la vuole giocare, perché il passaggio del turno è un sogno tangibile per i portoghesi, che hanno solo un punto in meno dei nerazzurri. Gli attacchi dei padroni di casa perdono efficacia, mentre gli ospiti sono costretti a due cambi in 27': al 15' Caneira si fa male a un ginocchio e lascia il campo ad Abel. Ma quel ruolo di laterale destro è evidentemente disgraziato, visto che il nuovo entrato non dura più di 12', prima di farsi male alla gamba sinistra e uscire a sua volta (entra Miguel Veloso). La partita è rognosa, e a togliere le castagne dal fuoco ci pensa il solito Crespo, ispirato da un ottimo lancio di Stankovic (fuorigioco sballato di Miguel Veloso) al 36': trovatosi solo davanti a Ricardo, l'argentino da 10 metri davvero non può proprio sbagliare. Arriva la reazione dello Sporting: al 42' Tello tira da fuori, e Materazzi ci mette la gamba deviando in corner (e meno male, visto che JC sarebbe spiazzato dal tocco del difensore). La ripresa si apre con Stankovic che lancia Ibra ad una cavalcata sulla sinistra, ma il cross dello svedese è impreciso e non trova la testa di Crespo o Vieira. Al 12' Paulo Bento spende l'ultimo cambio (Carlos Martins per Farnerud), ma gli equilibri non si spostano, e i portieri continuano ad essere poco impegnati. Nani tira da 25 metri al 21': alto. Al 23' forse Tello trattiene Maicon in area, e sarebbe rigore; Stankovic si innervosisce, e sull'azione successiva tocca duro Moutinho, che zoppicherà fino alla fine (ammonito il serbo). Al 29' bella azione corale dei nerazzurri, ma sul cross di Grosso da sinistra Crespo arriva in spaccata con mezzo secondo di ritardo all'appuntamento col 2-0. Dopodiché l'Inter ci prova più che altro da fuori (con Stankovic, Maicon, Ibra, Materazzi), ma Ricardo è sempre attento. L'ultima ovazione di San Siro è per Cambiasso, che torna dopo lungo infortunio; ma lo Sporting non si ferma, al 40' su azione di corner Alecsandro di testa va vicino al pari. Al 42' Crespo potrebbe servire Stankovic a centroarea, preferisce far da sè, ma Ricardo ribatte. Resta il tempo per Dacourt per stirarsi il quadricipite sinistro e uscire, e per Ibra per impegnare un'ultima volta Ricardo da lontano, e poi si può pensare ad assaporare questa qualificazione.

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