di GIANFRANCO GIUBILO ALLA rincorsa di una qualificazione per il momento soltanto ...
Chiaro che la Roma parte con l'obiettivo di una vittoria che le consentirebbe di affrontare con maggiore serenità lo scontro con il Valencia all'Olimpico: quando, in caso di un mezzo passo falso al «Mestalla» degli spagnoli tartassati dalla sfortuna, si potrebbe mirare con fondate speranze alla leadership del girone. Una posizione che non garantisce esclusivamente prestigio, ma che promette di trovare rivali di non eccelsa quotazione nella fase degli scontri diretti. Ma intanto già costituirebbe un successo notevole, visti i recenti risultati nella massima competizione europea, la qualificazione al secondo turno, vanificata due anni fa da una serie di eventi sciagurati, monetina compresa. Tutto questo, senza dimenticare gli stenti sofferti dai romanisti, prima di dilagare, in quel primo tempo che lo Shakhtar aveva dominato, senza tradurre in cifra la sua superiorità per colpa delle perle regalate da Brandao, inguardabile. Rispetrto alla formazione che ha tritato il Catania, la sola novità dovrebbe essere il recupero di Mexes con Ferrari in panchina, ma insomma Spalletti ha a disposizione un organico ricco di talento, mentre gli ucraini dovranno fare a meno dei loro due migliori uomini, l'esterno romeno Marica e il fantasista brasiliano Matuzalem. Da temere, nella circostanza, soltanto la foga agonistica di avversari che faranno di tutto per centrare almeno quel terzo posto che vale l'Uefa, Ma la Roma sembra avere qualcosa in più.