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di TIZIANO CARMELLINI OLIMPICO delle grandi occasioni per la Roma al rientro in campionato dopo la parentesi ...

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Cinquantamila spettatori è il pronostico per la gara che questo pomeriggio metterà di fronte la Roma di Spalletti all'ottimo Catania di Marino: una delle squadre che in questo primo squarcio di stagione ha fatto vedere le cose migliori e si ritrova quarta in classifica non a caso. E proprio per questo, «perché la classifica non è un caso», Spalletti chiede grande attenzione ai suoi. Il tecnico giallorosso teme molto più i cali di tensione dei suoi, che non il Catania in se: consapevole che se la Roma giocherà da Roma, non di saranno problemi. «Il Catania — attacca Spalletti — è un avversario da rispettare per più motivi: hanno qualità e visto il loro gioco hanno fatto tanti punti nelle ultime gare. Poi PERCHE' tra noi ogni tanto cala la tensione. Perchè? Riuscire a tenere alta la concentrazione sempre, quando si giocano così tante gare è impossibile. Inevitabile che questo possa avvenire quando affrontiamo le squadre definite piccole. Ma ora basta cali di tensione». E la Roma, proprio contro questa «piccola» di tutto rispetto, avrà qualche problema in difesa: anche se Spalletti minimizza e, inevitabilmente, penda anche alla gara imminente di Champions di mercoledì prossimo con lo Shakthar. «Ovvio che qualche ragionamento va fatto» chiude seccamente il tecnico giallorosso. E la Roma arriva all'appuntamento col Catania dopo l'iniezione di fiducia derivante dal successo a San Siro col Milan. «Sono convinto — spiega Spalletti — che può esser iniezione di fiducia ed entusiasmo che ti fanno affrontare prossime partite nella maniera giusta». Cosa che servirà questo pomeriggio contro il Catania: squadra che Spalletti tiene in grande considerazione. «Sa fare benissimo un calcio offensivo, riconoscere i comportamenti che deve avere a livello di assieme, sa difendere e difficilmente si ritrova lunga. Sanno quando rimanere alti e pressare, e quando tornare indietro. Noi dobbiamo esser più bravi di sempre per vincere questa partita». Nessun risparmio quindi, Spalletti metterà dentro il meglio che ha. A partire da De Rossi che in molti aveva visto un po' giù di tono nelle ultime uscite. Qui il toscano, come già fatto in passato con Totti, continua per la sua strada. «Daniele non ha bisogno di riposo, sta benissimo e basta con questa storia perché altrimenti rischiamo di creargli delle inutili pressioni psicologiche. Totti e i rigori? Ho parlato di questo con Francesco e, qualora si presentasse l'occasione, sarà lui a gestire la situazione e parlare con i ragazzi. Decide lui assieme agli altri. In tutto si decide tutti. C'è uno slogan che dice più siamo più vinciamo e noi siamo in vantaggio perché qui siamo in tanti». Già, in tanti come oggi all'Olimpico: invasione. «Abbiamo un pubblico molto caloroso e numeroso, passionale e ce lo dimostra di continuo. Anche se a volte mi piacerebbe giocare in uno stadio più piccolo: è una cosa di cui abbiamo già parlato, che ci aiuterebbe molto». Chiusura con la querelle Totti-Donadoni. «Non so se torni in nazionale credo che abbia detto a Donadoni le sue intenzioni. Sono rimasti al discorso di quaranta giorni fa quando il ct è venuto qui e hanno parlato. Poi se hanno qualcosa da dirsi mi sembra che Donadoni abbia il numero di Totti e potrebbero parlarsi se ci fosse bisogno... Il contratto? nessuna novità, non ce ne è bisogno».

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