di FABRIZIO MARCHETTI NON ama i proclami ma stavolta distilla una certezza che gli somiglia vagamente.
«Dico che a fine campionato saremo nella parte sinistra della classifica», che suona come un'investitura europea alla vigilia dell'insidiosa trasferta sullo Stretto. Dall'altra parte c'è Giordano, un vagone di ricordi con il nove sulle spalle, talento purissimo sul campo e nocchiero apprezzato della sorpresa—Messina che si specchia nei gol di Riganò. La Lazio riparte dalla cinquina rifilata all'Udinese, capace di cancellare le polemiche di un mese passato vanamente a inseguire la vittoria perduta. La svolta è legata al nuovo modulo, con Ledesma vertice basso, affrancato da compiti di rifinitura, e Mauri trequartista libero di innescare il tandem offensivo Rocchi-Pandev. Rossi fa spallucce, anche quando gli si chiede se quella di oggi al Granillo (Sky calcio 4, ore 15) può rappresentare la rivincita dopo l'eliminazione estiva in Coppa Italia. «Per me ogni gara è quella della svolta. Sarà certamente un banco di prova importante. Noi siamo una buona squadra e dobbiamo solo dare continuità ai nostri risultati. Obiettivi? Dipende solo da noi. Troveremo molto entusiasmo visto che loro in questo periodo stanno facendo molto bene. Riganò? Gli attaccanti sono così, in dei momenti gli riesce tutto. Lui è certamente un giocatore di categoria». Su Giordano. «Il suo è un passato glorioso ed è un tecnico che ha fatto anche tanta gavetta. Ha avuto esperienze negative ma ne ha tratto insegnamento». Il romagnolo andrà avanti con il «rombo», Siviglia è rimasto a Roma, scontato il ritorno di Cribari al centro della difesa in coppia con Stendardo. Ancora dubbi, invece, sul ballottaggio tra Firmani e Mudingayi. Il mediano romano, in vantaggio nei giorni scorsi, ha confermato i progressi evidenziati domenica ma nelle ultime ore ha subito il ritorno dell'ex centrocampista del Torino, che ora appare, di poco, favorito. Decisione in extremis, mentre l'altro scudiero di Ledesma sarà il confermato Mutarelli. Behrami aspetta ancora il ritorno nella lista dei convocati: probabilmente il suo turno scatterà domenica prossima. Attese novità sul fronte-medico, dopo le dimissioni presentate da Carfagni. Sul fronte-mercato Rossi commenta affascinato la suggestione-Adriano, al centro di un potenziale giro di mercato sull'asse Roma-Milano. «Le grandi squadre sono fatte da grandi giocatori, però adesso penso al Messina, piuttosto che riflettere su una cosa che forse non accadrà o di cui si potrebbe eventualmente parlare tra due mesi». Anche perchè la Lazio, sotto l'albero di Natale, vuole trovare una classifica diversa. In linea con le ambizioni rivendicate dalla società dopo gli innesti estivi. Il primo esame, sullo Stretto, rievoca ricordi amari, come il gol fantasma di Rocchi di due anni e la fresca sconfitta di Coppa Italia. Fotogrammi che possono essere cancellati con un colpo di spugna.