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Sensi attende il premio per il 2° posto dello scorso anno Ma la tv di Murdoch non vuole versare i cinque milioni

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Quella che serve, ad esempio, ad acquistare un giocatore a gennaio. La somma in questione dovrebbe arrivare da Sky. Il contratto stipulato ad ottobre 2004 tra il club di Sensi e la piattaforma satellitare per la cessione dei diritti tv del biennio 2005-07 parla chiaro: è previsto un bonus di 5.16 milioni di euro che spetta ai giallorossi in caso di piazzamento della squadra ai primi due posti della serie A durante i due anni dell'accordo. La stessa clausola compare nei contratti firmati dagli altri club di A, Juve, Milan e Inter compresi. Ma questi soldi non li ha incassati nessuno. Tantomeno la Roma, nonostante il secondo posto acquisito dopo Calciopoli. La graduatoria del campionato 2005/2006 riscritta in seguito agli scandali recita: Inter prima e Roma alle sue spalle. Era il 25 luglio quando la Corte Federale di Sandulli confermò la classifica già ridisegnata dalla Caf. Da alloroa sono passati quasi quattro mesi ma Sky continua a prendere tempo sui premi. Da una parte Juventus e Milan li rivendicano in quanto prime classificate sul campo. In sostanza i due club chiedono a Sky di non tenere conto di quanto accaduto dopo Calciopoli. Dall'altra parte Inter e Roma sono convinte di dover incassare il bonus perché la classifica ufficiale dà loro ragione. Tanto che la stessa Uefa ha ammesso giallorossi e nerazzurri direttamente in Champions League senza «obbligarle» ai preliminari. La tv di Murdoch si è trovata spiazzata e ha chiesto ai club di trovare tra di loro un «gentlemen's agreement». Accordo che al momento non c'è. La vicenda è molto complessa perché, ovviamente, al momento della stipula dei contratti nessuno poteva prevedere lo sconquasso creato dalle telefonate di Moggi e Co.. Ma la Roma inizia a spazientirsi e già da diverse settimane ha inviato la fattura a Sky. La società di Sensi ha girato la pratica nelle mani degli avvocati: la vicenda è seguita dallo studio legale dell'avvocato Di Giovanni, lo stesso che curò la stesura del complesso contratto che lega Totti ai giallorossi. Leggendo le carte non sembrano esserci dubbi: la Roma ha diritto a quei soldi e non intende accettare una controproposta al «ribasso» di Sky. E non vuole neanche mettersi al tavolo delle trattative con Juventus e Milan. La società di Sensi si concentrerà sulla questione del premio a partire dalla prossima settimana. Prima dovrà sistemare gli ultimi dettagli relativi all'operazione sul marchio. Lunedì, inoltre, è in programma l'assemblea dei soci che sarà chiamata ad approvare il bilancio annuale chiuso a giugno 2006 con utile di 800mila euro. Poi la Roma è chiederà una risposta definitiva a Sky. Altrimenti la vicenda rischia seriamente di finire in tribunale.

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