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di MARCO GRASSI IN UNA di quelle amichevoli che riconciliano lo spettatore con il bowling (ma non certo ...

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Pur senza l'atalantino Doni in campo, Bergamo accoglie bene la nazionale azzurra, in uno scenario di grande commozione dovuto alla cerimonia in memoria di Giacinto Facchetti che precede la gara. Donadoni approfitta dell'amichevole per sperimentare. Difesa con Oddo titolare al fianco dei navigati Materazzi, Cannavaro e Zambrotta. Centrocampo inedito, con Camoranesi e De Rossi supportati dall'esordiente Brocchi e dal laziale Mauri, molto atteso. In avanti Di Natale prova a replicare la bella partita con la Georgia, partendo più dietro e lateralmente rispetto a Gilardino. L'inizio dell'Italia è promettente, Brocchi si dà da fare sin da subito, e al 5', sugli sviluppi di un'azione d'angolo, mette in mezzo una buona palla che Gilardino gira in porta, trovando Rustu pronto ad alzare in corner. Il portiere turco è reattivo, ma al 6' la sua partita è già finita: uscendo sul susseguente calcio d'angolo azzurro, poggia male il piede e si procura una dolorosa distorsione al ginocchio, che lo costringe a lasciare il campo in barella. L'Italia colleziona corner ma finalizza poco: al 12' Di Natale tenta una conclusione dal limite, ma la difesa turca ribatte; al 16' tocca a Brocchi la responsabilità del tiro, ma Volkan, subentrato a Rustu, non viene nemmeno raggiunto dalla sfera; l'esordiente centrocampista del Milan continua ad essere tra i più attivi, e riprova la conclusione al 21', ma è impreciso. Al 24' Zambrotta opera bene a sinistra, ma sul suo cross Gilardino e Camoranesi si ostacolano. Cresce la Turchia, sulle spalle del piccolo Emre; al 36' Buffon si sporca i guanti su un forte diagonale di Hamit Altintop. Il ritmo è comunque basso, lo spettacolo latita, e in queste situazioni i vecchi cronisti scrivevano che il risultato si poteva sbloccare solo con un episodio. E l'episodio di turno è anche abbastanza esilarante: al 39' Zambrotta mette in mezzo un cross basso su cui Gilardino non arriva. Ma il portiere Volkan, venuto in possesso del pallone, ribatte sullo stesso attaccante azzurro: la sfera rimpalla sul milanista e finisce a Di Natale, che a porta vuota insacca per l'1-0. Ma non c'è troppo tempo per esultare, che i nostri, ligi alla natura amichevole dell'incontro, ricambiano subito il favore: al 42' Sabri avanza a destra e crossa dalla tre quarti, Cannavaro liscia l'intervento e la palla finisce ad Arda, che è bravo a pescare in verticale sulla sinistra Uzulmez, pronto all'inserimento in area e al cross. E sul pallone radente Materazzi anticipa Hakan Sukur sul primo palo, ma lo fa infilando Buffon, che deve così subire l'autogol del pari. L'Italia ha giusto il tempo di provare una «veloce» sull'asse Di Natale-Gilardino, con quest'ultimo che affonda e che piazza un pallonetto su Volkan in uscita, di poco largo. Si va al riposo. Terim non effettua sostituzioni (evidentemente spera di ottenere il risultato di prestigio contro i campioni del mondo), Donadoni sì: Amelia, Zaccardo e Barzagli prendono il posto di Buffon, Oddo e Cannavaro; Mauri (un po' sottotono) resta negli spogliatoi, rilevato da Aquilani, che esordisce così in nazionale maggiore all'età di 22 anni; e debutto azzurro anche per Bonazzoli, che subentra a Gilardino. L'Italia rivoluzionata si espone fatalmente a un minimo di sofferenza al cospetto della Turchia già assestata. Ma dopo una decina di minuti, gli azzurri riprendono le misure agli avversari, con un Aquilani che esibisce subito una bella autorevolezza. Poco prima del quarto d'ora, Donadoni cambia modulo, inserendo Rocchi come terza punta al posto di Camoranesi (mentre Barone sostituisce Brocchi). Terim cambia l'attacco, e il neoentrato Halil Altintop al 20' sfiora il gol su cross del gemello Hamit. Al 25' De Rossi prova un tiro da fuori, poco preciso, e qui finisce la sua partita, visto che Donadoni conclude il bazar dei cambi, con l'ingresso di Pasqual e Palombo per Zambrotta e - appunto - il romanista: la partita ha davvero poco da dire. Al 27' ci prova anco

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