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LAZIO Amarcord Giordano:

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la partita del cuore

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Bruno Giordano e il suo Messina contro il vero amore: la Lazio. La gara di agosto è dimenticata e ma anche stavolta non sarà una partita come le altre per uno dei centravanti più forti della storia del club biancoceleste, ora tecnico della squadra siciliana. E Giordano, cuore laziale, non nasconde le sue emozioni: «Sedici anni della mia vita sono un ricordo incancellabile. Sarà una partita dalle sensazioni speciali. Dovrò essere bravissimo a non trasmettere tensione ai miei giocatori per un impegno difficilissimo. Il passato conta molto per me, sogno sempre un giorno di potermi sedere sulla panchina biancoceleste, però ora penso solo al Messina. Dobbiamo vincere perché nelle ultime partite abbiamo raccolto molti complimenti ma pochi punti». Giordano chiude così e si concentra su una sfida importante per la sua squadra ma anche per la Lazio che cerca di trovare continuità di risultati. Intanto la creatura di Rossi ha ripreso la preparazione in vista della sfida contro il Messina. Behrami è rientrato ieri dalla Svizzera e proseguirà il suo lavoro per tornare tra i convocati contro l'Ascoli il 26 novembre. Domani consueta amichevole del giovedì contro il Riano (squadra che milita nel campionato di Promozione) a Formello. Mutarelli, invece, è ottimista dopo il successo contro l'Udinese: «Nelle ultime partite abbiamo giocato bene cercando di imporre il nostro gioco. Già ad Empoli era andata meglio ma non eravamo riusciti a conquistare i tre punti per una disattenzione. Secondo me non è stato un periodo nero. L'obiettivo finale? Fare più punti possibile per non avere rimpianti alla fine del campionato. La Champions League? Vista la situazione, ci stanno pensando un po' tutte le squadre, non vedo perché non dovremmo puntarci anche noi. L'importante però è sempre mantenere l'equilibrio sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta». Il centrocampista biancoceleste parla anche del suo ruolo in campo: «Nel centrocampo a 3 mi trovo bene perché giocando da mezzo destro ho la possibilità di accompagnare maggiormente la squadra nella fase offensiva. Con i quattro in linea sono costretto a un ruolo di maggiore copertura perché verrei impiegato da centrale. Comunque possiamo fare entrambi i moduli senza problema. L'intesa con Ledesma? Migliora di domenica in domenica. Delio Rossi? Non è cambiato dai tempi di Genova: è un ottimo allenatore che ti insegna a giocare a calcio». Infine la gara di domenica prossima a Messina. Mutarelli spiega: «Per me, dopo i quattro anni a Palermo sarà come un derby. Consideravamo la Coppa Italia una competizione importante ma loro ci hanno fatto fuori. Domenica vogliamo riprenderci quello che ci è stato tolto».

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