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di ALESSANDRO AUSTINI OTTO gol subiti in undici partite di campionato: niente male.

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Se n'è accorto anche il ct Dunga. Nell'amichevole che il Brasile giocherà il 7 febbraio (con avversario da definire) ci dovrebbe essere spazio anche per la «saracinesca» giallorossa. Stasera la Seleçao giocherà a Basilea con la Svizzera e dal ritiro verdeoro Ramallo, preparatore dei portieri della nazionale, ha annunciato la prossima chiamata di Doni. «Lo stiamo seguendo attentamente, presto arriverà il suo momento». Dida si è preso una pausa dalla nazionale e Dunga utilizzerà le prossime amichevoli per scovare il suo erede. Al momento il favorito è Julio Cesar ma Doni vuole giocarsi le sue carte. I primi mesi alla Roma gli erano costati l'etichetta di «bufala». Troppo insicuro, soprattutto nelle uscite: questo si diceva di lui fino a qualche mese fa. Tanto che la Roma, durante il mercato estivo, ha contattato un certo Buffon. Non se n'è fatto nulla e Spalletti ha deciso di concedere un'altra chance allo spilungone brasiliano. Scommessa vinta, a quanto pare: Doni è il portiere meno battuto della serie A con soli otto gol incassati in campionato, ha commesso una sola sbavatura decisiva (gol di Crespo all'Olimpico) e ha parato il suo primo rigore da giallorosso. Di tutto rispetto anche lo «score» in Champions League: tre reti subite nelle quattro partite sin qui disputate dalla Roma. Per carità, merito dei miglioramenti della squadra nella fase difensiva, ma i 23 punti che i giallorossi hanno in classifica portano anche la firma di Doni. Le parate decisive su Kakà e Gilardino di sabato scorso rappresentano gli esempi più «freschi». «Alla faccia dei critici che non credevano in lui. Ora il ragazzo - racconta il procuratore Miele - è sereno, a Roma si trova benissimo e, anche se scade tra tre anni, sarebbe già pronto a rinnovare il contratto». Chi lo segue da vicino è pronto a scommetere su di lui. «La nazionale se la merita e può giocarsela tranquillamente con Dida. Quest'anno ha già salvato diverse partite ed è cresciuto molto - assicura il preparatore dei portieri della Roma, Adriano Bonaiuti - nel posizionamento. Per un portiere brasiliano non è facile adattarsi al campionato italiano. Doni ci sta riuscendo grazie alla sua dote migliore: la calma». Tutto è migliorabile. Lo dice spesso Spalletti. Lo sa bene anche Bonaiuti. «Dobbiamo lavorare sul perfezionamento delle uscite». Quello che non gli manca è la tecnica. «Ha due piedi niente male, qualche volta si diverte a giocare in mezzo al campo nelle partitelle ma quando si fa sul serio non deve esagerare». Le coronarie dei tifosi sono già state messe a dura prova...

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