Il presidente sul 14,6% sequestrato: «Situazionekafkiana». Sulla squadra: «Spero che Zauri resti Oddo è incedibile». Milan e Inter alla finestra Il laterale tende la mano: «Pronto a rinnovare»
La Lazio gioca la partita per uscire dalla Borsa, il progetto ora assume fattezze concrete e si specchia nelle parole, ufficiali, di Lotito. Che rivela il doppio percorso teorizzato per il futuro del club, dopo tre ore di summit con la Consob per l'approfondimento legato al lancio dell'offerta pubblica. «Da quando sono arrivato alla Lazio lo scopo era quello di patrimonializzare la società, visto che è un'azienda quotata, ma non ci siamo riusciti. L'altro obiettivo è il delisting. Lo scopo primario, infatti, è uscire dalla Borsa, ma questo l'ho detto sin dall'inizio». Vero, l'intenzione fu manifestata nell'ormai lontano agosto 2004. Ora si proverà a concretizzarla. Anche se la via da percorrere si chiama Opa totalitaria e sul percorso c'è quel sequestro del 14,6% che ancora tiene in sospeso l'azionista di riferimento. La Procura di Milano non si è ancora espressa sulla richiesta di dissequestro e ieri la Lazio ha depositato infatti un'istanza all'organo di vigilanza per chiedere la sospensione dei termini legati al lancio dell'offerta pubblica. In base alle operazioni di recente acquisizione (anche quella legata al 2,66% di Team Service), i 30 giorni dovrebbero decorrere dal 31 ottobre, giorno del passaggio di consegne tra Lazio Events e Mezzaroma, antecedente però al sequestro della quota azionaria da parte della Guardia di Finanza avvenuta il 3 novembre. E il presidente, su questo punto, è irremovibile. «Prima di andare avanti con l'Opa bisogna chiarire bene questa vicenda legata al sequestro delle azioni, di sicuro tutto ciò è una situazione kafkiana. E poi così non si può fare un'Opa totalitaria». Ora c'è attesa legata alla decisione della Consob: l'articolo 106 del T.u.f. parla di termine perentorio, fissato in 30 giorni, e non lascia spazio a eventuali deroghe. La Lazio invoca un'attenzione particolare legata alla singolarità della situazione e aspetta una risposta positiva. I funzionari dell'organo di vigilanza vedono di buon occhio l'operazione, apripista per l'uscita dalla Borsa dei club calcistici. Per materializzare il delisting servirà acquistare oltre il 90% del club e poi promuovere un'Opa residuale. Lazio Events ha stanziato circa 15 milioni (con forbice d'offerta da 0,36 a 0,40 euro) per chiudere il discorso e ora attende segnali da Consob e Procura sulle istanze presentate. Lotito non rinuncia a parlare di mercato. E tratta i temi caldi del momento, Oddo e Zauri (cercato anche dalla Fiorentina). «Il Milan vuole Oddo? Che c'entra, pure io vorrei Ronaldinho, ma il Barcellona non lo cede. So che Oddo interessa a molte squadre ma questo non vuol dire che sia in vendita e poi ho investito molto su di lui. Massimo è un giocatore molto importante per la Lazio e sono convinto che lo sarà anche in futuro. Il ritorno di Nesta invece è una falsa chimera, inutile al momento illudere i tifosi. Zauri? Stiamo lavorando per trattenerlo e spero decida alla fine di restare alla Lazio, anche perché è un grande giocatore». Oddo gli tende la mano: «Io al Milan? Ormai è diventato un tormentone, ma io tengo a chiarire che a Roma sto bene. Sono stimato come giocatore e sono soddisfatto della mia posizione, e quindi non ho intenzione di andare via ma ho intenzione di prolungare il mio contratto». Pratica da sbrigare entro dicembre per evitare problemi e incomprensioni, compresa l'applicazione (a giugno 2007) della normativa Fifa che consentirebbe al terzino di svincolarsi con un anno di anticipo rispetto ai vincoli contrattuali a una cifra di molto inferiore rispetto al prezzo di mercato. Indiscrezioni di mercato parlano di un Milan pronto a mettere sul piatto la metà di Foggia, il cartellino di Simic più la comproprietà di un giovane argentino (il sogno è uno tra Gago e Higuain) pur di mettere le mani sul laterale già a gennaio. Nelle ultime ore sembra che anche l'Inter abbia fatto un sondaggio, pensando all'ipotesi di aiutare la Lazio a coronare l'inseguimento a Jimenez, oltre a inserire nel discorso il giovane Andreolli. Il giocatore piace, eccome, anche all'estero (l'Arse