di FRANCO BOVAIO TERREMOTO in testa alla classifica della serie cadetta.

Decisive le reti di Miglionico, Stamilla e Nocerino, che hanno reso vano il vantaggio leccese di Babu e la rete finale di Polenghi. Il Lecce ha subito il settimo espulso in undici giornate. Zeman dovrà dare una calmata ai suoi. Con un tranquillissimo 2-0 interno al Pescara la Juve si issa in solitudine al terzo posto e, soprattutto, si porta a -2 dalla vetta. L'obiettivo di agganciare la testa della classifica è stato raggiunto in poco più di due mesi. La vittoria di ieri porta la firma di Nedved, autore di una bella doppietta che ha annichilito il rientrante Tardioli, preferito a Spadavecchia. L'unica nota negativa della giornata in casa Juve è l'infortunio muscolare che ha costretto Del Piero ad abbandonare il campo al 23' per un sospetto stiramento ai flessori della coscia sinistra. «Quando un giocatore chiede di uscire così in genere c'è uno stop di quindici giorni - ha detto Deschamps - ma per saperne di più bisognerà aspettare almeno 48 ore». La prossima settimana i bianconeri faranno visita all'Albinoleffe, che non perde da dieci turni e che in casa ha battuto il Napoli e fermato il Genoa sull'1-1 in virtù di un gran secondo tempo in cui ha pareggiato con Cellini l'1-0 su punizione realizzato da Adailton al 19'. Contro la Juve non ci sarà Mondonico, che ieri, dopo il gol di Cellini, ha fatto un gestaccio verso la tribuna ed è stato espulso. Un gradino sotto la Juve c'è il Bologna, che ha sconfitto l'Arezzo al Dall'Ara senza entusiasmare. Decisivo il gol di Zauli, del quale si stavano perdendo le tracce. In attesa di Bari-Napoli di domani sera alle spalle del quartetto di testa sale il Cesena, che ha sconfitto in casa il Frosinone con qualche aiuto di troppo dell'arbitro Gervasoni, che già al 1' non ha concesso un rigore ai ciociari per un mani in area su cross di Lodi e che sul 2-0 si è ripetuto su una clamorosa deviazione di braccio a porta vuota di Lauro su tiro di Cannarsa (il rigore e il rosso ci stavano tutti). Il Frosinone, però, deve recriminare anche per il solito primo tempo opaco reagalato agli avversari. Era accaduto con Bologna e Lecce (che poi aveva battuto nella ripresa), è stato così anche a Cesena, dove però il doppio svantaggio dei primi 45' gli ha impedito la rimonta. In coda nitida vittoria interna del Crotone con il Modena (3-0 con gol di Veron, Carriello su punizione e Sedivec su rigore) e sofferto successo dello Spezia sullo sfortunato Vicenza di Gregucci (1-0 con gol di Varricchio a 4' dalla fine dopo che il portiere ligure aveva negato più volte la rete a Cavalli). Se un ex laziale piange ce n'è un altro che ride. È Agostinelli, mister della sempre più sorprendente Triestina, che è andata a vincere a Verona con una rete del talentuoso Piovaccari.