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PALERMO — Non ha emozionato come a Firenze e non ha brillato come nella splendida notte di San Siro contro il Milan.

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Eppure nei tre punti conquistati contro i blucerchiati, preziosi perché hanno confermato la squadra di Guidolin al primo posto in classifica assieme all'Inter, c'è molto di più. C'è una squadra che ha vinto pur non giocando benissimo, c'è un gruppo che ha dimostrato di potersi imporre anche senza i gol di Amauri e Di Michele. E soprattutto c'è un allenatore che ha costruito la sua 200esima vittoria nei campionati professionistici stravolgendo l'assetto tattico della sua creatura, dal consolidato 4-3-2-1 all'inedito 3-5-2. Del nuovo, importantissimo progresso, si è reso conto anche Zamparini, che comunque preferisce non esporsi più del dovuto. «Il bilancio è decisamente positivo - ha detto il numero uno rosanero - ma è inutile sognare: il Palermo non può competere con l'Inter. In questo momento più punti facciamo, meglio è. Lo scudetto? Non scherziamo, l'Inter avrà la costanza per tutto il campionato, e poi c'è la Roma, abituata al vertice. In questo momento preferisco guardarmi le spalle, al quarto posto per esempio. Se non vinciamo lo scudetto possiamo arrivare secondi, terzi o quarti». Insomma, se la parola scudetto è un tabù, la Champions League è invece una realtà. Fra. Bov.

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