Cassano, scuse a vuoto
La sintesi del pensiero giallorosso è racchiusa nelle parole di Spalletti. «Pensiamo alle cose concrete - dice il tecnico - cioè a quello che ci aspetta con la Fiorentina. Come ho già detto, Cassano non l'ho saputo gestire perché da lui ho ricavato poco. Adesso è un giocatore del Real, punto e basta. Sono tanti i giocatori che vogliono venire da noi, vuol dire che stiamo lavorando bene». Ascoltando le parole del barese, Spalletti ha vissuto «le stesse sensazioni di quando sono andati via Bovo e gli altri giocatori ceduti dalla Roma». Nulla di speciale insomma. E anche i dirigenti non voglio più sentir parlare di Cassano. Così come Totti, che ha preferito non replicare alle scuse presentate dall'ex giallorosso in diretta televisiva. Problemi del Real, che ora si trova a gestire un caso delicato. «Se Cassano non si vede come giocatore del Real Madrid - spiega il dg Mijatovic - possiamo parlare sia con la Roma che con altri club». Chiamare Trigoria sarebbe solo uno spreco di tempo e denaro. «Ognuno può avere i suoi sogni - prosegue Mijatovic - il giocatore ha un contratto con noi ma il Real vuole avere calciatori contenti di giocare con questa maglia. Il giocatore deve chiedere scusa all'allenatore e alla società e poi si vedrà. Se vorrà andare via noi potremo trattare». Con il Napoli ad esempio: i partenopei lo prenderebbero di corsa. «È un giocatore da Napoli - assicura il tecnico Montefusco - per le sue qualità. La mia speranza è che, se dovesse arrivare all'ombra del Vesuvio, ci sia qualcuno in grado di governarlo». L'eco dello sfogo di venerdì sera è giunto anche in Spagna. E la stampa iberica non ha perso occasione per scagliarsi ancora contro Cassano. Il quotidiano «Marca» ironizza definendolo «l'incorreggibile», perché ha chiesto scusa, ma all'indirizzo sbagliato: «Ci mancava solo questo: Cassano chiede scusa, ma alla Roma». Ma la società giallorossa ha ben altro a cui pensare. Ieri è stata annunciata l'approvazione del progetto di valorizzazione del marchiio: costituita la società in accomandita semplice «Soccer di Brand Management Srl» nella quale verrà conferito il ramo d'azienda connesso alle attività sul marchio.La Roma sarà socio accomandante della Sas, mentre la Brand Managemente, con a capo Cristina Sensi, sarà socio accomandatario e curerà la gestione della società stessa. Ora manca solo l'ok dell'Assemblea dei soci e della Consob. Poi il club giallorosso si dedicherà ai rinnovi contrattuali. Tra questi quello di Chivu. «Cristian vuole rimanere alla Roma» assicura l'agente Pretti. «A gennaio Becali ed io ci incontreremo con i dirigenti. C'è la volontà comune di prolungare. La Roma è interessata anche all'attaccante dello Shakhtar Marica e Radu, un difensore di grandissime prospettive che verrebbe di corsa».