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Biancocelesti ad Empoli per interrompere la serie negativa

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Esordio di Quadri, in attacco la coppia Rocchi-Pandev

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Due punti in quattro partite con un solo gol segnato sono il biglietto da visita con cui la Lazio si presenta oggi pomeriggio a Empoli. E per fortuna che il mese maledetto ha partorito gli otto punti dell'Arbitrato altrimenti la classifica sarebbe stata preoccupante. Rossi non si fida per tanti motivi. Perché la Lazio è in emergenza e presenterà un modulo nuovo e perché l'Empoli è in salute dopo aver recuperato anche il faro Almirono. Il tecnico biancoceleste non nasconde le insidie di una sfida contro una formazione che finora ha fatto meglio di Rocchi e compagni: «Cagni è un allenatore esperto e navigato: la sua squadra è quadrata e non lascia nulla al caso, non mi fido. Lo ringrazio per i complimenti, ma la sfida con l'Empoli sarà per noi importante e dovremo cercare di vincerla». Il vero problema della Lazio sono gli esterni: Manfredini e Behrami sono infortunati, mentre Foggia e Mauri sono acciaccati. Rossi è costretto a cambiare anche se solo parzialmente lo spartito che presenta da un anno e mezzo nella Capitale: «Rimane il 4-4-2 di base con l'accentramento di un esterno. Comunque non vincono gli schemi ma i giocatori che li sanno interpretare. L'esordio di Quadri? Non lo escludo, è giovane ma bravo e ci si può lavorare. Sarà il campo comunque a decidere se è pronto per la serie A». L'ex regista del Pizzighettone giocherà dietro a Pandev e Rocchi in un una posizione ibrida sul centro-sinistra. Vertice basso del «rombo» sarà Mutarelli con Mudinagyi e il recuperato Mauri ai lati. In difesa davanti a Peruzzi il confermato Cribari mentre Stendardo è rimasto a casa a curare una leggera infiammazione al ginocchio. Sulle corsie laterali Oddo e Zauri che avranno il campito di spingere ma anche di coprire un reparto che ha mostrato ultimamente qualche scricchiolio di troppo. In panchina Foggia e Makinwa pronti a cambiare la partita nella ripresa. Con loro anche Baronio non al meglio della condizione fisica dopo l'infortunio muscolare che lo aveva messo fuori gioco per la gara contro la Reggina. Rossi non vuole sentire parlare di crisi per non ingigantire i problemi della sua creatura: «Gli ultimi risultati non sono all'altezza, ma parlare di crisi mi sembra esagerato: ci sono squadre che hanno pochi punti più di noi e vengono esaltate». Finale, come al solito dedicato ai problemi societari che sembrano infiniti. Ora è arrivato anche il sequestro del 14,6% delle azioni che erano state appena acquistate dal presidente Lotito: «Sono cose che alla Lazio negli ultimi tempi - spiega il tecnico biancoceleste - succedono sempre più spesso. Mi dispiace che si parli poco di campo e sempre di Borsa e altre cose». Affermazioni fatte con una punta d'ironia perché ormai sembra davvero impossibile trascorrere un periodo tranquillo per l'ambiente biancoceleste. Almeno mille laziali al seguito, tra loro anche tanti «Irriducibili» che però resteranno in silenzio nel rispetto dello sciopero scattato da quando quattro tifosi sono stati arrestati per la vicenda legata al tentativo di acquisto del club da parte di Chinaglia. Arbitrerà Brighi di Cesena, Ci sarà da soffrire ma la Lazio vuole uscire subito dalla crisi, proprio quella che Rossi non vuole ammettere.

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