Ciclone Repesa sulla Virtus
E Jasmin Repesa, il caoch dei capitolini, non fa certo nulla per nascondere il suo disappunto per la prima debacle europea della sua squadra. «Non è possibile — è l'esordio del tecnico croato nella conferenza stampa di presentazione alla sfida di domani contro Siena — che dei professionisti che abbiano almeno il minimo rispetto per se stessi, per la società e per chi li allena non giochino, come è capitato ai miei mercoledì scorso». Ma in realtà non è stata la battuta d'arresto subita in Eurolega a non andare giù al tecnico. «Quella ci può stare, ma non accetto l'atteggiamento della mia squadra. Nell'ultimo quarto abbiamo speso solo un fallo in sette minuti. Con questo tipo di approccio non si vincono le partite». La gara di Lubiana è quindi una parentesi da chiudere in fretta per lasciarsi alle spalle i malumori e gli errori. «Certo, non salvo nulla e nessuno. Non importa chi ha segnato di più o di meno. Non è quello ciò a cui noi dobbiamo guardare. Il basket è un gioco di squadra in cui le grandi prove dei singoli devono passare in secondo piano». Duro il coach, quasi quanto il presidente Toti che dopo la sconfitta in Slovenia aveva parlato di squadra senza cuore, tutto il contrario rispetto all'euforia espressa domenica scorsa in campionato. «Non commento le cose che dicono i miei dirigenti. Io sono qui per esporre le mie cosniderazioni». Così ora pensare di fare il colpaccio a Siena, nell'anticipo di domani alle 12, che Sky Sport 2 trasmetterà in diretta, diventa difficile. «Ma noi possiamo giocarcela alla pari con tutti. Il problema, lo ripeto, è l'approccio mentale. Se questo è giusto allora si difende duro, si recuperano palloni e si può anche attaccare bene». La partita nella città del Palio ha per la Virtus il sapore di una sfida particolare, visto che è stata proprio Roma ad eliminare nelle due ultime edizioni dei playoff la Montepaschi. «So che c'è grande rivalità e che negli ultimi anni gli incomtri tra le due squadre si sono rivestiti di significati importanti. Noi saremo obbligati a riscattarci dopo Lubiana, mentre sicuramente Siena, che ha giocato martedì in casa in Uleb Cup, avrà avuto maggiore tempo a disposizione per recuperare le energie. Loro poi sono, almeno ora, più squadra di noi. Se si esclude Baxter è un gruppo che lavora insieme dall'inizio della preparazione». Su Moiso, che Toti, aveva praticamente confermato nel gruppo, Repesa è lapidario. «A Lubiana è stato disastroso». E la chiusura è un invito ai suoi. «Dobbiamo uscire fuori da questa situazione cercando di essere un gruppo unito. Voglio che ognuno dei miei giocatori dia il 120% di ciò che ha dentro».