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di TIZIANO CARMELLINI SARÀ stato l'effetto Calciopoli, l'inasprimento delle misure di sicurezza, l'onnipotenza ...

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E l'Olimpico non fa eccezione. L'impianto romano si allinea all'andamento nazionale, seppur contenendo in parte (soprattutto sulla sponda giallorossa) un fenomeno ormai evidente: la gente va sempre meno allo stadio. E la cosa travolge tutti, tranne quelle realtà che finora il calcio vero, dal vivo, non lo avevano mai visto e l'avevano forse dimenticato: vedi le squadre siciliane. Numeri alla mano l'emorragia che ha messo in ginocchio il movimento calcistico di mezza Italia, ha contagiato anche la capitale. E questo vale tanto per gli abbonamenti, quanto per i biglietti normali «staccati» la domenica allo stadio. Seimila abbonati in meno al Lazio, quasi millecinquecento la Roma. Inutile evidenziare come la sponda biancoceleste del Tevere abbia sofferto maggiormente questo fenomeno forse anche per il coinvolgimento della società nelle note vicende di calciopoli. Notevole anche il calo dei paganti rispetto alle prime cinque giornate dello scorso campionato. La Roma invece perde meno sul fronte abbonati, ma accusa un calo maggiore per quanto riguarda i paganti: tremila in meno rispetto alla scorsa stagione. Ma, a rafforzare in numeri negativi dei giallorossi, va purtroppo aggiunto il discorso relativo all'«ambizione scudetto» della squadra. Lo scorso anno infatti la squadra affidata al nuovo arrivato Spalletti ripartiva dopo un paio di stagioni da dimenticare, quest'anno invece Totti & Co., almeno sulla carta, erano iscritte di diritto tra le forze in grado di lottare per lo scudetto. Ipotesi accreditata da una campagna acquisti vera, nella quale la Roma ha investito ingenti risorse. E invece i tifosi non si sono fatti evidentemente condizionare nemmeno da questa ambizione continuando ad ignorare lo stadio. E la cosa, per entrambe le realtà calcistiche romane, ha riscontro anche nei risultati. Una volta l'Olimpico era considerato una sorta di dodicesimo uomo in campo, un aiuto morale alla squadra, quest'anno anche questo è mancato. Nelle prime quattro gare casalinghe della scorsa stagione la Lazio aveva ottenuto altrettante vittorie. Quest'anno invece un solo successo, un pari e ben due sconfitte. Bilancio un po' meno catastrofico, ma altrettanto preoccupante per la Roma che lo scorso anno aveva ottenuto due vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Quest'anno sono saliti a due i ko, ancora due vittorie e un pari. Più un successo e un pareggio in Champions. Raccontati i numeri serve correre ai ripari per fermare l'evidente emorragia. Anche qui strategia diverse delle due società La Lazio ha già pensato a una soluzione che consente agli abbonati di comprare altri due biglietti a prezzi stracciati. La Roma invece ha testato con successo la formula «bambini» che nella gara contro l'Ascoli ha consentito agli Under 12 di entrare in tribuna Tevere con un solo euro. Forse un po' poco per la soluzione finale, soprattutto in considerazione del fatto che questa iniziativa non ha avuto poi altro seguito. Ora serve un'idea... e di quelle buone.

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