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Il messaggio di Spalletti alla società: un bomber da venti gol mi farebbe comodo

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Roma, attaccante cercasi

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Più chiaro di così Spalletti non poteva essere. Il tecnico capace di far segnare 21 giocatori diversi in poco più di un anno, ora ha nostalgia di un bomber di razza. Dopo il terzo pareggio dell'altalenante ottobre giallorosso, Spalletti ha lanciato un messaggio diretto ai piani alti di Trigoria: «Datemi una punta». Richiesta, tra l'altro, condivisa dal dt Bruno Conti e da Pizarro nel post-partita di Roma-Olympiacos. Un'uscita non casuale quella del cileno. Riceve palla a centrocampo, alza la testa con l'intenzione di verticalizzare e laggiù c'è solo Totti, spesso con un paio di uomini addosso. Una scena vista e rivista in questo primo scorcio di stagione. Per esprimersi al meglio Pizarro ha bisogno di maggiore movimento attorno a lui e, soprattutto, di un punto di riferimento offensivo al quale scaricare il pallone in velocità. Chiariamolo subito: la Roma non ha intenzione di fare follie nel prossimo mercato. Insomma, di spazio per sognare ce n'è poco. Ma basterebbe un po' di fantasia per mettere a segno un colpo in grado di infiammare una piazza recentemente colpita da malinconia e accontentare Spalletti. La scorsa estate, durante una notte del ritiro di Castelrotto, l'allenatore toscano lo disse senza mezzi termini: «Se potessi scegliere un attaccante mi prenderei di corsa Adriano». E non c'è momento migliore di quello attuale per bussare alla porta dell'Inter. Scaricato da tecnico, compagni e tifosi, inseguito ovunque dai paparazzi, il brasiliano è stato spedito a Rio per ritrovare un pizzico di serenità. Ma non è un mistero che il club nerazzurro lo stia offrendo in giro per il mondo. Il prestito è l'unica soluzione in grado di stuzzicare il palato della Roma. L'ingaggio faraonico un buon motivo per non pensarci neanche. In un eventuale trattativa per l'acquisto di Adriano i giallorossi potrebbero inoltre sfruttare l'ottimo rapporto instaurato con l'Inter. Il ritrovato feeling con Moratti è certificato dall'affare Pizarro e dalle prelazioni concesse ai nerazzurri su un'eventuale (e al momento improbabile) cessione di De Rossi o Mancini. Un altro brasiliano che non se la passa benissimo è Ronaldo. Dopo l'ennesimo intervento chirurgico al quale si è sottoposto a luglio, finora nella Liga Capello gli ha concesso soltanto due apparizioni per un totale di 56 minuti giocati. Se Ronnie facesse le valige il tecnico di Pieris, che punta forte su Van Nistelrooy, probabilmente non batterebbe ciglio. Per arrivare a Ronaldo la Roma può giovarsi di una corsia preferenziale che di nome fa Franco e di cognome Baldini. L'ex ds giallorosso attende dalla scorsa estate un segnale da Trigoria per aprire una trattativa attorno ai nomi di Mexes, Chivu e De Rossi. Ma al momento, per la felicità di Spalletti, nessuna chiamata è partita dal «Bernardini». Non è escluso, però, che la Roma decida di mettere sul mercato uno dei due difensori, entrambi al centro di una complessa trattativa per il rinnovo di contratto. In quel caso il Real non potrebbe offrire contropartita migliore di Ronaldo: non è un mistero che il brasiliano smania dalla voglia di tornare in Italia. Un nome meno altisonante ma non per questo poco gradito all'allenatore toscano è quello di Iaquinta. Il problema, non di poco conto, è che per portarlo nella Capitale bisognerebbe convincere un certo signor Pozzo ad abbassare le pretese economiche: il patron friulano vuole più di quindici milioni di euro. Inseguito invano per tutta la scorsa estate dalla Roma, Iaquinta è fresco di rinnovo contrattuale con l'Udinese ma non ha mai perso la speranza di approdare a una grande squadra. Giocare con Totti, tanto per fare un esempio, non gli dispiacerebbe affatto. E se i sogni di mercato resteranno tali, Spalletti non può far altro che puntare sul capitano giallorosso per vedere alla fine della stagione un proprio attaccante in doppia cifra. Un obiettivo che Totti vuole raggiungere ad ogni costo. Proprio per questo, nonostante tre errori su quattro tentativi, ha deciso di continuerà a calciare i rigori. Ar

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