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di TIZIANO CARMELLINI TRE punti per mettere un piede negli ottavi di finale di Champions League.

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Per farlo il tecnico giallorosso torna all'antico e impone (seppur alla sua maniera) l'odiato ritiro. La Roma che ieri mattina si è allenata a Trigoria, ha avuto infatti il pomeriggio di libertà, ma poi la sera tutti al «Bernardini». Anche perché i patti prevedevano che per continuare ad abolire il ritiro la squadra doveva restare ai primi due posti in campionato. «È una scelta mia — ha spiegato il toscano — anche se la società può fare come vuole: però mi lascia gestire la situazione. E stasera dalle 20 (ieri, ndr) si va in ritiro. È stata una scelta dettata da un discorso che si è fatto con i ragazzi». E va bene così. Soprattutto considerando il fatto che questa occasione la Roma non se la può lasciar sfuggire. «Già, dovrebbe essere una chance da non perdere — continua Spalletti — e in caso di vittoria potremmo avere una classifica molto vantaggiosa. Dobbiamo provare a chiudere il discorso adesso. La partita è carica di difficoltà e insidie. Loro sanno che non hanno niente da perdere e per questo sarà tutto più difficile. I greci stanno attraversano un buon momento: sono primi dal soli in classifica e Rivaldo è tornato al gol». Ma anche la Roma viaggia col vento in poppa dopo il successo a Udine che ha restituito ai giallorossi la giusta menatlità anche se non completamente il gioco espresso nella prima parte del campionato. «Quella che io ho definito "crisettina" era in evidenza di quelli che erano stati i risultati in campionato. Non che la squadra avesse evidenziato un calo totale. Ora che abbiamo vinto ritrovo i giocatori in una migliore condizione mentale anche perché durante la partita di Udine non hanno concesso niente ad avversari forti. Questa vittoria ci ha dato una spinta che spero di ritrovare contro l'Olympiacos». E non provate a dirgli che la Roma è tornata a giocare quando si è ripresentata con un solo ataccante. «La punta o le due punte la fanno le caratteristiche degli uomini. E poi si cerca di dare alla squadra le stesse peculiarità di gioco». Ma sarà comuqnue una Roma col coltello tra i denti. «Non vedo da dove dovrebbe venire il nervosismo. Sicuramente c'è una posta in palio molto importante». L'Olympiacos dovrà invece fare a meno di Georgatos e Castillo, «ma è una squadra che può creare problemi a chiunque. Noi siamo andati in difficoltà con squadre più deboli sulla carta di noi, perciò dovremmo fare molta attenzione». In chiusura il tecnico toscano si concede una battuta sull'ultima lite tra Cassano e Capello: «Anche a me capita di litigare con il mio papà...». I concetti di Spalletti sembrano esser ben recepiti dalla squadra e Ferrari, uno dei migliori in questo primo squarcio di stagione, conferma. «Il nostro stato d'animo — spiega il difensore giallorosso — è buono: veniamo da una vittoria importante. Siamo pronti, sappiamo che sarà difficile ma possiamo fare bene cercando di non sbagliare l'approccio». Già, una storia vissuta più volte.

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