Il Palermo fa visita alla Fiorentina
Prandelli lancia la sfida: giocheremo ancora più cattiviToni è acciaccato ma ci sarà. A centrocampo Pazienza a sorpresa. Guidolin: «Servono orgoglio e umiltà»
In più scenderemo in campo con ancora più rabbia e voglia di fare bene, sospinti più che mai dal nostro pubblico». È una vigilia particolare e Cesare Prandelli lo sa: venerdì il responso dell'Arbitrato del Coni che ha lasciato l'amaro in bocca nel clan viola e fra i tifosi, oggi la sfida con la squadra siciliana che la Fiorentina affronta da penultima a zero punti (dopo i 4 appena tolti) ma con la forza e l'entusiasmo di quattro successi di fila che, sommati a quello ottenuto a inizio campionato sul Parma, per la classifica virtuale la proietterebbero subito dietro la coppia di testa formata da Inter e Palermo. «Dopo questa sentenza non è cambiato nulla e io non sono sorpreso, immaginavo che non l'avrebbero ribaltata. Comunque dobbiamo sempre pensare alla salvezza. Se lo spirito resterà quello attuale, se la squadra giocherà con la stessa mentalità di adesso, se l'ambiente rimarrà così compatto sono certo che centreremo questo traguardo. E se ciò avverrà prima del previsto - dice il tecnico viola - allora potremmo anche pensare a qualcos'altro. Ma non ora. Se cambiassimo atteggiamento faremmo tutti un grosso sbaglio. Lo stesso che io e la squadra commetteremmo se ci facessimo distrarre da questa sentenza. Vogliamo invece evitare che si verifichi un'altra situazione imbarazzante». Insomma Prandelli e i suoi vogliono restare concentrati sul campionato («Per nostra fortuna possiamo così scaricarci sul campo») e in particolare sul confronto con il Palermo: tra i viola c'è una gran voglia di proseguire la striscia positiva e continuare la scalata. La formazione però sarà decisa solo all'ultimo: Toni è disponibile, Pazienza ha recuperato, sono acciacciati Liverani, Kroldrup e Santana con quest'ultimo in forte dubbio (lo avvicenderà Jorgensen). Sicuro assente Blasi per l'infortunio di domenica. «In ogni caso saremo competitivi, abbiamo studiato a fondo i nostri avversari, faccio i complimenti alla dirigenza e a Guidolin perché hanno una squadra in grado di lottare fino in fondo per lo scudetto e sarei contento se ci riuscisse, sarebbe il bello del calcio - afferma il tecnico - È una formazione temibile, dobbiamo evitare le sue ripartenze, con il Milan il Palermo ha giocato una gara perfetta. Chiederò ai miei ordine e determinazione». Il Palermo, dal canto suo, s'affida al 3-5-2, con Zaccardo al centro della difesa e Amauri-Di Michele come tandem d'attacco. Guidolin chiede «umiltà e coraggio».