L'osservatorio
Il pericolo
A sorpresa, in base a quelle leggi non scritte che rappresentano un fattore particolare dello sport più amato dagli italiani, la Roma non si troverà di fronte il Chievo di Bepi Pillon, allontanato senza colpe, ma quello di Gigi Delneri, che in qualche modo ha interpretato un piccolo ritaglio di storia giallorossa. Tradizione vuole che il cambio di panchina produca talvolta effetti molto positivo: in questo caso, la sensazione ha fondamenti solidi, perché il lavoro di Pillon, molto apprezzato nella scorsa stagione, è stato penalizzato da eventi poco fortunati, non soltanto l'esigenza di stravolgere la preparazione per l'imprevisto impatto con la Champions, ma anche risultati segnati dalla sfortuna. Così che, alla resa dei conti, Delneri non eredita una formazione allo sbando, da ricostruire nel rendimento e nel morale, ma una squadra che i suoi meriti li ha comunque esibiti anche in questo primo scorcio di stagione, non premiato dai risultati. Ma il ritorno all'Olimpico del tecnico di Aquileia assume anche l'aspetto di una rivincita, nel ricordo di un licenziamento poco limpido, una sorta di linciaggio mediatico prima della decisione ufficiale di una società che non ha mai pensato di difendere il suo terzo allenatore dopo l'addio di Prandelli e i disagi di Voeller, nuovo del mestiere. La Roma si sarebbe salvata, infine, proprio grazie ai punti collezionati dal Delneri: tanto signore, inoltre, da ignorare la scarsa eleganza del trattamento riservatogli e andarsene senza pretendere un euro. Da ex, Gigi ha affrontato la Roma alla guida del Palermo, una partita che il popolo romanista ricorda con raccapriccio, tanto imbarazzante era stata la superiorità dei siciliani. Ma oggi non vi sarà spazio né per nostalgie, limitate, nè per eventuali attestazioni di stima perché la Roma, esaltata dall'imptresa del Pireo, è votata a difendere senza distrarsi la posizione di privilegio che ancora le compete nonostante il passo falso nella palude di Reggio. Spalletti aveva abolito il ritiro, dichiarandosi disposto a rimanere a Trigoria se qualche volontario avesse deciso di rimanere in sede: non ha trovato clienti, per la gioia della sua famiglia. Con le buone notizie dall'infermeria, si può guardare con ottimismo a una partita che presenta qualche difficoltà, tecnica e psicologica, ma che la Roma può affrontare con un organico quasi al completo, anche se faranno probabilmente atto di presenza un Mexes ancora in ritardo, un Pizarro frastornato dal fuso orario e dai quattro viaggi per tornare in aereo dal Cile, ma anche quel Vucinic che si sta soltanto accostando al pieno recupero. Possibile Montella accanto a Totti, Aquilani nella posizione di Pizarro con Perrotta e Taddei, De Rossi baluardo alle spalle. Tutte le premesse per volare ancora.